La fiction, girata a Bassano, Marostica, Costabissara, Schiavon, Montegalda, Paderno del Grappa, Crespano del Grappa, Breganze, Fara Vicentino e Padova, ruota attorno alle vicende di due famiglie di distillatori di Bassano del Grappa (Vicenza). La Poli Distillerie, dove la distillazione viene effettuata ancora artigianalmente con l’antico alambicco a vapore, ha messo a disposizione per le riprese gli spazi della distilleria artigianale. Qui il patriarca Giovanni Franza e la primogenita Maria Teresa hanno distillato utilizzando le caldaiette del fondatore, GioBatta Poli. L’insegna della Poli Distillerie è stata sostituita con il nome fittizio “Distilleria Franza & Figlio” (negli anni Ottanta, al termine della vicenda, si trasformerà in “Sorelle Franza” a testimonianza dell’avvenuta emancipazione delle donne della famiglia). Oltre alla barricaia, sono stati messi a disposizione per le riprese anche gli uffici, con i loro arredamenti originali d’epoca. Le Distillerie Sartori, aperte da Enrico Sartori dopo la rottura con l’ex socio Franza, sono state ricostruite all’interno delle Distillerie Schiavo, che si trovano a Costabissara, vicino Vicenza. Entrambe le distillerie sono visitabili e quest’ultima ospita un piccolo museo dedicato alla produzione della grappa.
Di Bassano del Grappa si distinguono varie location, a partire dal ponte vecchio in apertura, noto monumento della città coperto di legno. Fu costruito per la prima volta nel 1209 e più volte distrutto dalle piene e dalle guerre, fino all’attuale assetto, ad opera dell’architetto Andrea Palladio, risalente al 1569.
Sulle rive del Brenta si ritrovano i protagonisti da giovani: qui è stata girata una scena in cui Elena danza sinuosamente sulle note de “La bambola” di Patty Pravo.
In piazza Terraglio, nel centro di Bassano, è stata allestita la fermata del bus: Maria Teresa lo usa per raggiungere l’Università per la prima volta e Franca per andare a trovare il suo amante Jorge.
Durante un pranzo al Ristorante da Ottone, realmente esistente a Bassano, Giovanni Franza e il socio Enrico Sartori fanno assaggiare al sindaco la nuova grappa, che farà la loro fortuna.
In piazza Libertà si trova la sartoria “Cose Belle”, il negozio di Pina e luogo delle confidenze con Franca. Poco distante, sempre nella piazza, si trova la Chiesa di San Giovanni, frequentata da Franca.
Questa rivede Jorge dopo tanti anni al chiostro del Museo Civico, durante la scena di accoglienza della delegazione brasiliana. All’interno del Museo Civico avverrà il primo di vari incontri clandestini che proseguiranno a Marostica, borgo legato alla celebre partita a scacchi, di cui si distingue il castello inferiore, il castello superiore (sede di un ristorante) e le vie del centro, mentre l’hotel della fiction non esiste.
La fiction, girata a Bassano, Marostica, Costabissara, Schiavon, Montegalda, Paderno del Grappa, Crespano del Grappa, Breganze, Fara Vicentino e Padova, ruota attorno alle vicende di due famiglie di distillatori di Bassano del Grappa (Vicenza). La Poli Distillerie, dove la distillazione viene effettuata ancora artigianalmente con l’antico alambicco a vapore, ha messo a disposizione per le riprese gli spazi della distilleria artigianale. Qui il patriarca Giovanni Franza e la primogenita Maria Teresa hanno distillato utilizzando le caldaiette del fondatore, GioBatta Poli. L’insegna della Poli Distillerie è stata sostituita con il nome fittizio “Distilleria Franza & Figlio” (negli anni Ottanta, al termine della vicenda, si trasformerà in “Sorelle Franza” a testimonianza dell’avvenuta emancipazione delle donne della famiglia). Oltre alla barricaia, sono stati messi a disposizione per le riprese anche gli uffici, con i loro arredamenti originali d’epoca. Le Distillerie Sartori, aperte da Enrico Sartori dopo la rottura con l’ex socio Franza, sono state ricostruite all’interno delle Distillerie Schiavo, che si trovano a Costabissara, vicino Vicenza. Entrambe le distillerie sono visitabili e quest’ultima ospita un piccolo museo dedicato alla produzione della grappa.
Di Bassano del Grappa si distinguono varie location, a partire dal ponte vecchio in apertura, noto monumento della città coperto di legno. Fu costruito per la prima volta nel 1209 e più volte distrutto dalle piene e dalle guerre, fino all’attuale assetto, ad opera dell’architetto Andrea Palladio, risalente al 1569.
Sulle rive del Brenta si ritrovano i protagonisti da giovani: qui è stata girata una scena in cui Elena danza sinuosamente sulle note de “La bambola” di Patty Pravo.
In piazza Terraglio, nel centro di Bassano, è stata allestita la fermata del bus: Maria Teresa lo usa per raggiungere l’Università per la prima volta e Franca per andare a trovare il suo amante Jorge.
Durante un pranzo al Ristorante da Ottone, realmente esistente a Bassano, Giovanni Franza e il socio Enrico Sartori fanno assaggiare al sindaco la nuova grappa, che farà la loro fortuna.
In piazza Libertà si trova la sartoria “Cose Belle”, il negozio di Pina e luogo delle confidenze con Franca. Poco distante, sempre nella piazza, si trova la Chiesa di San Giovanni, frequentata da Franca.
Questa rivede Jorge dopo tanti anni al chiostro del Museo Civico, durante la scena di accoglienza della delegazione brasiliana. All’interno del Museo Civico avverrà il primo di vari incontri clandestini che proseguiranno a Marostica, borgo legato alla celebre partita a scacchi, di cui si distingue il castello inferiore, il castello superiore (sede di un ristorante) e le vie del centro, mentre l’hotel della fiction non esiste.
Bibi Film, Rai Fiction
La storia dei Franza, famiglia patriarcale veneta, attraverso i grandi cambiamenti storici che hanno portato le donne a lottare per la parità e i diritti civili.