Siamo in un anonimo ed operoso centro del Nord-est, pieno di immigrati che incidono significativamente sul tessuto economico locale.
Mariso Golfetto è un industriale un po’ volgare un po’ razzista, nella sua azienda e a casa dà lavoro a tanti immigrati. Per rappresentare lo spaccato dell’industria veneta sono stati scelti gli uffici e i magazzini (oltre che una trentina di dipendenti come comparse) della Came, industria di cancelli automatici, a Dosson, frazione del comune di Casier, in provincia di Treviso.
L’industrile, che non disdegna di intrattenersi con una prostituta nigeriana, come hobby usa la sua tv privata (gli studi sono quelli dell’emittente La9 a Villorba) per lanciare le sue invettive contro gli immigrati.
Solo che una di queste invettive viene esaudita e il giorno dopo, a seguito di un violento temporale (realizzato completamente in computer-grafica 3D), spariscono tutti gli immigrati. Un’assenza che ben presto si trasforma in una presenza: infatti ci si rende conto che ovunque è rimasta traccia degli extracomunitari, nelle aziende ferme per mancanza di personale, nei banchi vuoti a scuola, nei piatti sporchi e la biancheria da stirare nelle case, tra i cumuli di immondizia che, per strada, nessuno si è preoccupato di ritirare. Molte scene sono state girate nel centro storico di Bassano del Grappa (VI) e nella scuola G. Mazzini, dove Laura fa la maestra (sempre a Bassano).
Rendendosi conto che la presenza degli immigrati è fondamentale per far andare le cose, si studieranno vari stratagemmi, persino un improbabile mago che promette una soluzione recitando formule magiche durante il rito di metà quaresima del “brusa la vecia” che si tiene per scacciare la cattiva stagione e invocare l’arrivo della primavera ricostruito (fuori stagione) a Casier lungo l'ansa del Sile.
Siamo in un anonimo ed operoso centro del Nord-est, pieno di immigrati che incidono significativamente sul tessuto economico locale.
Mariso Golfetto è un industriale un po’ volgare un po’ razzista, nella sua azienda e a casa dà lavoro a tanti immigrati. Per rappresentare lo spaccato dell’industria veneta sono stati scelti gli uffici e i magazzini (oltre che una trentina di dipendenti come comparse) della Came, industria di cancelli automatici, a Dosson, frazione del comune di Casier, in provincia di Treviso.
L’industrile, che non disdegna di intrattenersi con una prostituta nigeriana, come hobby usa la sua tv privata (gli studi sono quelli dell’emittente La9 a Villorba) per lanciare le sue invettive contro gli immigrati.
Solo che una di queste invettive viene esaudita e il giorno dopo, a seguito di un violento temporale (realizzato completamente in computer-grafica 3D), spariscono tutti gli immigrati. Un’assenza che ben presto si trasforma in una presenza: infatti ci si rende conto che ovunque è rimasta traccia degli extracomunitari, nelle aziende ferme per mancanza di personale, nei banchi vuoti a scuola, nei piatti sporchi e la biancheria da stirare nelle case, tra i cumuli di immondizia che, per strada, nessuno si è preoccupato di ritirare. Molte scene sono state girate nel centro storico di Bassano del Grappa (VI) e nella scuola G. Mazzini, dove Laura fa la maestra (sempre a Bassano).
Rendendosi conto che la presenza degli immigrati è fondamentale per far andare le cose, si studieranno vari stratagemmi, persino un improbabile mago che promette una soluzione recitando formule magiche durante il rito di metà quaresima del “brusa la vecia” che si tiene per scacciare la cattiva stagione e invocare l’arrivo della primavera ricostruito (fuori stagione) a Casier lungo l'ansa del Sile.
Rodeo Drive
In una città del Nord-Est dove l’immigrazione incide profondamente sul tessuto sociale, a seguito di un violento temporale tutti gli extracomunitari scompaiono nel nulla.