Il film, girato in presa diretta, come se fosse un documentario, fotografa la vita solitaria e alienante di un camionista che gira l’Europa in lungo e in largo, Svezia, Siviglia, Budapest, Roma, passando per le regioni del nord Italia.
Il Tir come una casa con le ruote, dove mangiare, dormire, chiamare a casa, mentre si trasportano mele o maiali. Girato soprattutto nella cabina di guida, tra piazzole di sosta, autogrill, magazzini di carico e scarico, sono pochi i riferimenti geografici, pochi i cartelli stradali o i nomi delle città.
Il film, girato in presa diretta, come se fosse un documentario, fotografa la vita solitaria e alienante di un camionista che gira l’Europa in lungo e in largo, Svezia, Siviglia, Budapest, Roma, passando per le regioni del nord Italia.
Il Tir come una casa con le ruote, dove mangiare, dormire, chiamare a casa, mentre si trasportano mele o maiali. Girato soprattutto nella cabina di guida, tra piazzole di sosta, autogrill, magazzini di carico e scarico, sono pochi i riferimenti geografici, pochi i cartelli stradali o i nomi delle città.
Nefertiti Film
Festival del Cinema di Roma 2013: Marc'Aurelio d'Oro per il miglior film
Branko è un ex insegnante che lavora come camionista per una società italiana. Gira l’Europa da solo o accompagnato da Maki, trentenne con figlio indeciso se continuare o meno questa vita. Il suo unico contatto con la famiglia è il telefono.