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Cinema e Immagini per la Scuola: al via i bandi da 54 milioni di euro per l’anno scolastico 2022/2023

04-03-2022 Tempo di lettura: 5 minuti

Dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia, il cinema torna protagonista sui banchi di scuola con la pubblicazione dei tre bandi relativi al terzo Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola che stanzia 54 milioni di euro per l’anno scolastico 2022/2023. Obiettivo: potenziare il linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole di ogni ordine e grado.

Se ne è parlato questa mattina durante la conferenza stampa, convocata per annunciare la pubblicazione dei bandi sulla piattaforma web www.cinemaperlascuola.it che sarà aperta il prossimo 14 marzo, alla presenza dei Sottosegretari di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni e all'istruzione Rossano Sasso, del Direttore generale Cinema e Audiovisivo del MiC Nicola Borrelli e del Direttore generale della Direzione per lo studente, l'integrazione e la partecipazione del MI Antimo Ponticiello.

«Con il Piano Nazionale Cinema e Immagini, la storia del cinema e del linguaggio audiovisivo entrano sempre più a pieno titolo nell’offerta formativa scolastica come strumenti educativi, ma anche come mezzi da utilizzare nei percorsi curriculari», ha spiegato Lucia Borgonzoni durante la conferenza stampa. «Lo scopo a cui abbiamo lavorato – ha sottolineato Borgonzoni – è quello di avvicinare i giovani alla cultura, stimolando le loro competenze di lettura e decodifica di un linguaggio, quello cinematografico, attraverso cui guardare il mondo. Fornire ai ragazzi strumenti per accedere a un patrimonio che, da sempre, tutti ci invidiano, è un dovere delle istituzioni, perché rappresenta la volontà di sostenere il loro sviluppo personale, aiutandoli ad intraprendere strade professionali nuove. Un modo di porre le premesse per la crescita di un Paese, il nostro, con lo sguardo ben rivolto al futuro».

Il Piano è frutto della Legge Cinema del 2016 che si propone l’obiettivo di facilitare l’apprendimento delle materie inerenti il cinema e di potenziare le competenze a riguardo di studentesse e studenti, affinché acquisiscano strumenti adatti a padroneggiarne le tecniche e i media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni, in sinergia con i professionisti del settore. In attuazione della Legge Cinema, l’agosto scorso i Ministeri della Cultura e dell’Istruzione hanno firmato un Protocollo di intesa della durata triennale che destina risorse pari ad almeno 12 milioni di euro l’anno. Ai 36 milioni previsti per il triennio si aggiungono le dotazioni finanziarie non impegnate nel biennio precedente causa Covid.

“Il cinema e l’Audiovisivo a scuola - Progetti di rilevanza nazionale”, “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola - Progetti di rilevanza territoriale” e “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione”: sono i tre bandi attivati per la realizzazione delle attività previste dal Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola e disciplinano diverse macro aree di intervento. Tra le finalità che si prefiggono, si segnalano in particolare il sostegno a progetti scolastici di formazione e alfabetizzazione, attività di laboratorio e produzione di audiovisivi, ma anche di serious games, opere di animazione e prodotti multimediali. Inoltre, i bandi mirano a promuovere l’acquisizione di competenze cinematografiche negli insegnanti, predisponendo piani di formazione dei docenti. Riceveranno particolare impulso anche progetti di educazione all’immagine e di fruizione cinematografica e audiovisiva, sempre a favore di studenti e docenti, svolti da enti e/o sale cinematografiche così come iniziative di promozione e comunicazione.

«Una scuola moderna e al passo con i tempi deve aprirsi sempre di più all’interdisciplinarietà e alla contaminazione tra diversi linguaggi, che contribuiscono a moltiplicare gli strumenti in mano ai nostri ragazzi per comprendere la realtà che li circonda. Iniziative come questa possono accrescere la consapevolezza dei giovani sull’uso corretto dei dispositivi audiovisivi e rappresentano anche un’opportunità di scoprire un talento, una vocazione che li possa aiutare a individuare il percorso didattico e formativo più adatto a loro. Il fatto che si riparta con i bandi dopo la tempesta pandemica è un altro segnale che, fortunatamente, ci stiamo lasciando alle spalle la fase emergenziale» ha dichiarato Rossano Sasso.

(Mo.Sa)