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L’abisso di Bifurto è “Il buco” di Michelangelo Frammartino

14-09-2021 Tempo di lettura: 1 minuto

Nell'agosto del 1961, in pieno boom economico, mentre nel prospero nord Italia viene costruito l'edificio più alto d'Europa, un gruppo di giovani speleologi si avventura nel Meridione, che tutti stanno abbandonando per cercare fortuna altrove, per esplorarne il sottosuolo.

Il buco di Michelangelo Frammartino, Premio speciale della giuria al 78° Festival del Cinema di Venezia, è l’abisso di Bifurto, nel versante sud-est Parco nazionale del Pollino. Conosciuta anche come grotta del Lupo, questa frattura del terreno ai piedi del Pollino si trova in un territorio ricco di formazioni di origine carsica nei pressi di Cerchiara di Calabria, nel cosentino, al confine con la Basilicata.

Il regista calabrese ne racconta la scoperta conducendo lo spettatore fino a poco meno di 700 metri di profondità, in un luogo dominato dalla notte perenne e dal silenzio. Le spettacolari immagini di questa impresa si contrappongono a quelle dell’incontaminato e selvaggio entroterra calabrese, dove invece regna la luce ma permane il silenzio. Il tutto sotto lo sguardo vigile di un vecchio pastore.

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