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Roma rivede le tariffe per le riprese nelle location capitoline

04-01-2021

A partire dal 2021 chiunque voglia inserire nei propri prodotti – film, documentari, libri fotografici, gadget etc. – un’immagine del patrimonio culturale di Roma dovrà pagare al Comune parte degli incassi generati dalla propria opera. Si tratta di royalties che variano dal 6% a 10%: un bell’introito per le casse capitoline, viste le tante produzioni milionarie che scelgono Roma per le riprese (l’ultima, Mission Impossible, con Tom Cruise come protagonista tra ottobre e novembre scorsi).

È stato rivisto l’elenco delle 90 location a pagamento per le riprese: a luoghi storici come piazza Navona e piazza di Spagna, piazza Venezia e i Fori Imperiali si aggiungono altri simboli cittadini come piazza di Montecitorio o piazza Colonna; tra i musei si aggiunge la sala Santa Rita, tra i siti non UNESCO che comprendono i ponti sul Tevere e il Verano rientra per la prima volta anche l’Eur. Sono state inoltre aggiornate le tariffe per le riprese: per prodotti senza scopo di lucro da proiettare senza interruzioni pubblicitarie diventano gratuite; i documentari a carattere divulgativo-scientifico vedono abbassarsi le tariffe da 416,67 a 300 euro; film e cortometraggi restano fermi a 1.666,67 euro; salgono da 2.500 a 3.000 euro i prezzi di spot pubblicitari; i filmati catturati con i droni valgono 300 euro per i documentari, 416,77 per le riprese per cinema e tv, 600 euro per la pubblicità (nella foto: le riprese di Mission Impossible 7 a piazza di Spagna).

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