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Cinema e serie tv: 70 film e 40 produzioni sospese per pandemia

24-03-2020

È un periodo difficile per il settore cinematografico e audiovisivo, che deve fare i conti con la chiusura dei cinema fino al 3 aprile per effetto del DPCM 9 marzo 2020 che contiene limitazioni ad assembramenti tra le misure atte a contenere l’epidemia di coronavirus in Italia. La chiusura delle sale ha portato al rinvio di alcune uscite quali Si vive una volta sola, ultima fatica di Carlo Verdone, prodotto da Filmauro e girata in Salento o l’attesissimo venticinquesimo capitolo della saga James Bond, No Time to Die diretto da Cary Fukunaga, la cui produzione per la prima volta ha toccato il sud Italia, con riprese, tra l’altro, a Matera e Gravina in Puglia. Dall’inizio dell’emergenza si contano settanta film bloccati che diventeranno cento se le misure di emergenza slitteranno alla fine di aprile.

Lo stop non ha purtroppo riguardato solo il comparto della distribuzione. Sono diverse infatti le produzioni che hanno deciso di sospendere o rimandare le riprese sul territorio italiano. La più clamorosa rinuncia riguarda Mission Impossible, settimo capitolo della saga di Ethan Hunt interpretato da Tom Cruise, che ha annullato le riprese previste a Venezia e a Roma con grave danno sia per il comparto che per il mancato ritorno di immagine. Alla Paramount si sono aggiunti Netflix, che ha rinviato le riprese della serie Zero e annullato la produzione del film Notice (50 milioni di investimenti previsti in Italia). Showtime, HBO, Amazon, Disney avevano in programma sopralluoghi per la produzione di serie tv, CBS era in procinto di girare a Firenze una serie sui ladri d’arte. Si stimano almeno quaranta set italiani chiusi, sebbene, a causa delle diverse fasi della lavorazione non sia semplice dare numeri precisi.

L’attuale situazione si traduce in una crisi a 360° del comparto a cui il Consiglio dei Ministri sta tentando di porre rimedio introducendo Fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo con una dotazione di 130 milioni di euro (ph: Gianni Fiorito).