Un viaggio attraverso le regioni italiane, in cui Gianluca e Massimiliano De Serio esplorano una cultura popolare alternativa, indagando anche i canti polivocali, l’etnologia musicale e le tradizioni orali. In anteprima alla Berlinale (nella sezione Forum) il film documentario Canone effimero, realizzato con il sotegno con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, prodotto da Alessandro Borrelli per La Sarraz Pictures, con il contributo della DGCA – MIC e di Film Commission Torino Pimeonte - Piemonte Doc Film Fund.
Un’opera lirica che esprime un profondo legame con la natura e il territorio, che porta sul grande schermo un racconto locale, ma di portata universale. Un viaggio alla scoperta di un’Italia sotterranea, invisibile, lontana dalle narrazioni correnti. I protagonisti di questa immersione sono persone che lottano, nelle loro piccole comunità locali, per la sopravvivenza di alcune espressioni musicali di tradizione orale, controcorrente rispetto ad una omologazione culturale generale sempre più forte. Giovani ragazze di origine arbëreshë, anziani pastori e appassionati ricercatori sono i volti e le storie che costituiscono l’ossatura e il sentimento di questo percorso epico e frammentato, alle prese con i canti polivocali di alcune zone interstiziali del nostro territorio, ma anche con la costruzione di strumenti antichi e l’utilizzo di cosiddetti strumenti effimeri, linguaggi che affondano le radici nel profondo della cultura popolare.
"Il film vuole essere interpretato e sviluppato come un viaggio costruito su 'cinque movimenti' essenziali dell’esistenza dell’essere umano fin dalla sua comparsa sulla Terra. Il suono, prima della musica (che altro non è che la materia disciplinante il suono) a rappresentare uno dei primi gesti creativi dell’essere umano, insieme al disegno e prima ancora della scrittura. Il percorso che i registi ci invitano a condividere affonda nelle radici ancestrali della storia del nostro Paese, ricchissimo di tradizioni, spesso dimenticate e quando riscoperte sorprendenti, affascinanti, soprattutto per la scoperta delle donne e degli uomini che vi sono dietro".