"La dimensione industriale del cinema, la sua valenza economica e produttiva hanno grande importanza per il sistema-paese. È una dimostrazione ulteriore di quanto valga e di quanto pesi la cultura nello sviluppo di una società moderna. Chi sostiene che la cultura non ha a che fare con l'economia non è un vero economista''. È questo uno dei passaggi più significativi del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale davanti ai candidati ai David di Donatello. Un importante riconoscimento per la cultura come pilastro del sistema economico nazionale e per chi, da anni, lavora in tal senso per la sua crescita. Il settore cinematografico ha posto importanti basi per rafforzare questo percorso grazie alla Legge Cinema e Audiovisivo (220/2016) che nel dettare i principi fondamentali dell’intervento pubblico a sostegno del cinema e dell’audiovisivo in quanto attività di rilevante interesse generale, prevede che tale intervento contribuisca alla definizione dell’identità nazionale e della crescita civile, culturale ed economica del Paese, promuovendo il turismo e creando occupazione. Da qui la nascita di Italy for Movies come strumento per attrarre investimenti nel settore e dare visibilità ai nostri beni culturali attraverso il cinema e l’audiovisivo.
La serata dei David ha visto trionfare Dogman di Matteo Garrone, film sulle periferie d’Italia girato a Castel Volturno, con 9 statuette, tra cui quelle per Miglior Film e Miglior Regista. Importanti riconoscimenti anche per Sulla mia pelle, di Alessio Cremonini, il primo film targato Netflix a salire sul palco degli Oscar italiani, che si è aggiudicato 4 premi tra cui quello per Miglior attore protagonista, andato ad Alessandro Borghi.