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Borsa film: online l'archivio storico del box office in Italia dagli Anni ‘50

17-10-2024 Tempo di lettura: 3 minuti

I dati di incassi e affluenza di tutti i titoli usciti al cinema in Italia a partire dagli Anni ‘50, consultabili online dal 15 novembre. È Borsa film, un database digitale di libera consultazione e interrogazione, presentato oggi al MIA da Cinetel, che l’ha realizzato grazie al contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC.

Si tratta della più ampia condivisione pubblica di dati storici sulle tendenze del settore theatrical, raggiungibile all’indirizzo www.borsafilm.it: il sito vanta oltre 18mila film censiti nel periodo 1951-1998, grazie al lavoro di digitalizzazione della storica omonima rivista “Borsa Film”, per quattro decenni compendio dell’andamento del mercato cinematografico sul territorio nazionale. La rivista venne chiusa nel 1995, poco dopo la nascita di Cinetel cui furono affidate le rilevazioni dei dati di mercato a partire dalla stagione 1995-1996.

Una piattaforma di interrogazione di dati, accessibile tramite credenziali, sviluppata all'interno del sito CINETEL, che consente la consultazione di migliaia di record classificati per titolo, regista e attori, nonché di incassi per stagione cinematografica e nazionalità, come ha illustrato Giorgio Bigoni Head of Operations di CINETEL che ha mostrato il funzionamento della piattaforma, la cui realizzazione ha richiesto circa 6 mesi per la digitalizzazione delle riviste e altri 8 mesi per l’estrapolazione dei dati.

Le ricerche sono possibili per titolo e per distribuzione; è possibile applicare filtri ulteriori relativi alle singole stagioni o alla nazionalità dell’opera. Tra i dati di mercato vengono ad oggi mostrati gli incassi. Le presenze, che non sempre venivano rilevate in passato, al momento non appaiono, ma, assicura Davide Novelli, Managing Director di CINETEL, verranno a breve visualizzate, calcolate sulla base del costo medio del biglietto nel periodo considerato. Così come degli incassi verranno a breve mostrate le percentuali relative rispetto al mercato.

Un progetto che è soprattutto culturale, sottolinea Bruno Zambardino, EU Affairs, School Plan & Italy for Movies - DGCA del MiC, “che offre non solo agli analisti e agli addetti ai lavori, ma al pubblico tutto, uno sguardo inedito sulla storia del cinema italiano”. Uno strumento che consente, certo, di fare ricerche e incrociare dati sul sistema audiovisivo in Italia, ma consente pure di accedere a una straordinaria ricchezza di contenuti, non solo dati numerici ma informazioni dettagliate sulle opere, sinossi, cast & credits, recensioni ricevute. “Un caso peculiare in Europa, una buona pratica di diffusione delle informazioni da portare cose esempio anche all’estero”.

(Carmen Diotaiuti)