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Angelina Jolie: ho cantato alla Scala nei panni della Callas

29-08-2024 Carmen Diotaiuti Tempo di lettura: 4 minuti

VENEZIA – “Ho provato per sette mesi, non avevo mai cantato prima. Sono partita da zero, dando tutta me stessa con dedizione e disciplina. La prima volta che ho cantato c’erano i miei figli ad ascoltarmi insieme al regista Pablo Larraín, hanno bloccato le porte per far in modo che nessun altro entrasse. Poi da una piccola stanza sono passata a provare nel tempio della musica, il Teatro alla Scala di Milano”. Racconta così Angelina Jolie il suo avvicinamento al tormentato personaggio di Maria Callas, cui presta non solo corpo ma anche voce nel film in Concorso Maria. La più grande cantante lirica al mondo è immaginata durante i suoi ultimi giorni di vita, nella Parigi degli anni Settanta, in un momento di isolamento dal mondo, in cui è sotto pressione, magrissima e dipendente dai farmaci. Sembra aver perso quella voce che l’aveva resa Divina agli occhi del mondo, non è più solo ’la Diva Callas’, ma è innanzitutto ‘Maria’, la donna tormentata dal suo passato tumultuoso, dal controverso amore per il milionario Aristotele Onassis, dal pessimo rapporto con la madre che da adolescente la vendeva ai soldati tedeschi, dal passaggio da una povertà iniziale agli eccessi del lusso.

"La cosa che mi rendeva nervosa e mi preoccupava era soprattutto essere all'altezza e non deludere i fan della Callas, coloro che l'hanno sempre amata" ha rivelato Angelina Jolie, scoppiata in lacrime al termine dell’applaudita proiezione al Lido, e che con la Callas ha detto di sentire di condividere “la vulnerabilità, la parte più morbida, quella che non trovava nel mondo lo spazio sufficiente per venire fuori”.

“Mi sono avvicinata a lei ascoltandola. Lei insegnava e ci sono delle sue registrazioni mentre lo fa. Quindi posso dire di essere stata fortunata perché ho avuto proprio la Callas come insegnante”. Rispetto ai suoi gusti musicali: “Da ragazza ero piuttosto punk, mi piacevano tutti i generi ma ascoltavo soprattutto i Clash. Crescendo mi sonoman mano avvicinata alla musica classica e all’opera. Quando la vita è così piena di dolore e disperazione ci sono alcuni suoni che toccano direttamente questi sentimenti. È una cosa assolutamente unica: c’è un suono che spiega ognuno dei nostri stati d’animo e dei nostri dolori”.

Il set tra Parigi, Budapest e Milano e i costumi di Parrini

Maria di Pablo Larraín è stato girato per 8 settimane tra Parigi, dove la Callas abitava in un lussuoso appartamento in Avenue Georges Mande, la Grecia, patria di origine della Divina, Budapest e Milano, set per le riprese delle sequenze in palcoscenico all’interno del Teatro alla Scala.
Nel film, gli strepitosi costumi indossati dalla Jolie si basano sugli abiti originali portati dalla Callas. La produzione ha consultato le associazioni per la difesa dei diritti degli animali, tra cui PETA, circa l’uso dei capi di pelliccia dell’epoca indossati nel film e provenienti dall’archivio storico del costumista Massimo Cantini Parrini. È stato consapevolmente deciso di non utilizzare o di non procurarsi nuove pellicce.

MARIA è prodotto da Juan de Dios Larraín per Fabula, da Jonas Dornbach per Komplizen Film e da Lorenzo Mieli per The Apartment. Nel  cast anche Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Haluk Bilginer (Il regno di inverno - Winter Sleep), Kodi Smith-McPhee (Il potere del cane, Elvis) e Valeria Golino.

(Carmen Diotaiuti)

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