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'Accattaroma' il viaggio nella Roma di Pier Paolo Pasolini nel film di Daniele Costantini

09-05-2024 Tempo di lettura: 4 minuti

Il 9 maggio esce in sala Accattaroma, film di Daniele Costantini prodotto da Studio Cinema International. Il film è un viaggio nella Roma di Pier Paolo Pasolini attraverso le storie raccontate da Vittorio (Massimiliano Cardia) mentre da via del Mandrione si reca a piedi verso il rio della Grana. Vittorio ha 45 anni ed è un borgataro di nascita e di vocazione. Ha sempre vissuto ai margini della società. Ha l’aria di uno che non ha mai lavorato. Le notizie sul suo passato sono incerte: forse è stato in carcere, forse ha ucciso un uomo con un colpo di pistola sulla nuca. Da qualche tempo, è preda di un’ossessione: vuole andare al rio della Grana, vuole conoscere la borgata del Gelsomino, e ritrovare i personaggi che vi abitavano, dei quali ha sentito molto parlare in passato.

Raccoglie storie “borgatare” e le racconta ai giovani, perché non vadano dimenticate. Accanto a lui un nucleo di personaggi interpretati da Simone De Bianchi, Martina BallardiniFrancesco Cassibba e Samuel GarofaloCarolina Di PortoAlessandro MartellucciMaya Tenaglia e Krizia Moretti, Elisa Rocchetti e Daniele CartocciMarianna Cipriani, Elisa Sciotti, Maria Elena Cianni, Daniele Casalino.

A loro Vittorio svela le storie di personaggi mitici come se fossero esistiti davvero, resi celebri dai film Stracci, Accattone, Mamma Roma, di Pier Paolo Pasolini.

Accattaroma è stato presentato alla Festa del Cinema 2023 di Roma nella sezione "Freestyle"-

La trama di 'Accattaroma'

Vittorio, un uomo sui quarantacinque anni, un borgataro, una mattina si avvia da via del Mandrione, a piedi, per raggiungere il rio della Grana, di cui conosce genericamente l’ubicazione. Sa soltanto che si trova “laggiù”, vicino alla borgata del Gelsomino, a “mille metri dalla camera da letto del Papa”. Deve incontrare un suo vecchio amico, Aurelio, il figlio di Beddamadre, un vecchio criminale morto da anni. Forse Aurelio gli affiderà un lavoretto, forse gli darà dei soldi, forse niente. Ma, soprattutto, Vittorio vuole vedere il Rio della Grana, ne ha sentito parlare dai vecchi della borgata, deve essere bello.

Durante il viaggio incontra ragazzi e ragazze della sua borgata: Ruggeretto, Amerigo e Begalone, Clementina, Nicoletta e Scintillone, Nasca, Maddalena, Crocifissa e Rossana, Stella la barista, e la Biondina. I ragazzi hanno tutti lo stesso problema, una cronica mancanza di danaro. Cercano tutti di “svoltare la giornata” in qualche modo. Amerigo e Begalone fanno, di mestiere, “i trovatori”, ma non trovano nulla. Nicoletta rimpiange di non essere diventata una “maestra de scola”, e Scintillone, il suo fidanzato, se la prende con la “zozza società” che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Nasca cerca di vendere il suo crick, ma a chi? Alcuni dei ragazzi accompagnano Vittorio per un tratto di strada, poi, stanchi, esausti, lo lasciano e tornano indietro fino al bar di Stella. Durante la strada percorsa insieme, Vittorio racconta ai ragazzi storie di borgata che conosce da anni, in particolare quelle di Stracci, Accattone, Mamma Roma, personaggi mitici, raccontati da Pier Paolo Pasolini nei primi tre film, come se fossero esistiti davvero.

Al tramonto, Vittorio arriva in via Gregorio Settimo, cerca la borgata del Gelsomino, il rio della Grana, ma non li trova. La borgata del Gelsomino è andata a fuoco molti anni fa, e il rio della Grana si deve essere prosciugato. Forse non esiste neanche Aurelio, il figlio di Beddamadre. Vittorio si consola guardando dall’alto la cupola di San Pietro, e mormora: “Quanto è grande il sole dei Prati. E San Pietro è piccoletto”.

Trailer

(Mo.Sa.)

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