Una femmina è il film d’esordio di Francesco Costabile, liberamente ispirato al romanzo Fimmine Ribelli. Come le donne salveranno il Paese dalla ‘ndrangheta di Lirio Abbate.
La storia è quella di Rosa (interpretata dall’esordiente Lina Siciliano), una ragazza dall’animo inquieto e ribelle, che incarna tante altre donne che hanno avuto il coraggio di rompere con i legami di sangue e i codici d’onore della ‘ndrangheta. La ragazza vive con sua nonna Berta (Anna Maria De Luca), la zia Rita (Simona Malato), il cugino Natale (Luca Massaro) e lo zio Tore (Fabrizio Ferracane) in un imprecisato paesino della Calabria, tra i monti e le fiumare secche del cosentino e dell’Aspromonte.
Rosa percepisce la negatività del regime dittatoriale e maschilista con cui lo zio gestisce la famiglia. Ma scoprirà presto che il contesto rurale calabrese, affiliato alla criminalità organizzata, rende inaccettabile e pericoloso qualsiasi atteggiamento di ribellione, come ha imparato a proprie spese la madre.
Le riprese hanno coinvolto diversi piccoli comuni dell’entroterra della riviera dei Cedri. Primo fra tutti Verbicaro (CS), un borgo del Parco nazionale del Pollino, tra le cui vie strette e le case arroccate si è svolta l’emblematica sequenza finale della processione religiosa.
Altre scene hanno riguardato le località di Orsomarso, Papasidero, Santa Maria del Cedro e San Donato di Ninea.
Una femmina è il film d’esordio di Francesco Costabile, liberamente ispirato al romanzo Fimmine Ribelli. Come le donne salveranno il Paese dalla ‘ndrangheta di Lirio Abbate.
La storia è quella di Rosa (interpretata dall’esordiente Lina Siciliano), una ragazza dall’animo inquieto e ribelle, che incarna tante altre donne che hanno avuto il coraggio di rompere con i legami di sangue e i codici d’onore della ‘ndrangheta. La ragazza vive con sua nonna Berta (Anna Maria De Luca), la zia Rita (Simona Malato), il cugino Natale (Luca Massaro) e lo zio Tore (Fabrizio Ferracane) in un imprecisato paesino della Calabria, tra i monti e le fiumare secche del cosentino e dell’Aspromonte.
Rosa percepisce la negatività del regime dittatoriale e maschilista con cui lo zio gestisce la famiglia. Ma scoprirà presto che il contesto rurale calabrese, affiliato alla criminalità organizzata, rende inaccettabile e pericoloso qualsiasi atteggiamento di ribellione, come ha imparato a proprie spese la madre.
Le riprese hanno coinvolto diversi piccoli comuni dell’entroterra della riviera dei Cedri. Primo fra tutti Verbicaro (CS), un borgo del Parco nazionale del Pollino, tra le cui vie strette e le case arroccate si è svolta l’emblematica sequenza finale della processione religiosa.
Altre scene hanno riguardato le località di Orsomarso, Papasidero, Santa Maria del Cedro e San Donato di Ninea.
Tramp Limited, O' Groove
Rosa è una ragazza inquieta e ribelle, vive con sua nonna e suo zio in un paesino della Calabria, tra monti e fiumare secche. La sua quotidianità viene improvvisamente stravolta da qualcosa che emerge dal suo passato, un trauma che la lega indissolubilmente alla misteriosa morte di sua madre. Quando Rosa si ritrova vittima di un destino già segnato, decide di tradire la sua famiglia e cercare la propria vendetta di sangue. Ma quando questa famiglia è la ‘ndrangheta ogni passo può rivelarsi fatale.