La serie mistery Black out – Vite sospese coprodotta da Italia e Germania, trova la sua ambientazione ideale in Trentino, tra le cime innevate delle Dolomiti dichiarate patrimonio Unesco. Le riprese, infatti, si sono svolte prevalentemente nelle valli di Primiero e Vanoi, ai piedi delle Pale di San Martino, ad eccezione di qualche settimana tra Roma e Napoli.
La narrazione ha il suo avvio durante la vigilia di Natale, quando una slavina isola dal resto del mondo il piccolo paese di montagna di Valdena, che corrisponde nella realtà a Caoria, località appartenente al comune di Canal San Bovo. Ad essere coinvolti sono non solo i residenti, ma anche gli ospiti di un lussuoso albergo, rappresentato nella finzione scenica dall’ottocentesca Villa Welsperg in località Val Canali, che è sede del Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
Il gruppo di protagonisti, tra cui gli interpreti Alessandro Preziosi, Aurora Ruffino, Marco Rossetti, Rike Schmid, Caterina Shulha e Mickaël Lumière, dovrà non solo salvaguardare la propria sopravvivenza ma fare i conti con una serie di misteri e segreti, dapprima impensabili, che avvolgono l’evento e gli stessi personaggi.
Il paesaggio imbiancato in cui si muovono i personaggi va dalla località Losi di Caoria ai laghi di Calàita e di Noana, dalla Val Venegia a Passo Rolle, dalla Val Canali a San Martino di Castrozza, catturati per l’occasione in formato 6 K aggiungendo importanti VFX ed effetti digitali.
La serie mistery Black out – Vite sospese coprodotta da Italia e Germania, trova la sua ambientazione ideale in Trentino, tra le cime innevate delle Dolomiti dichiarate patrimonio Unesco. Le riprese, infatti, si sono svolte prevalentemente nelle valli di Primiero e Vanoi, ai piedi delle Pale di San Martino, ad eccezione di qualche settimana tra Roma e Napoli.
La narrazione ha il suo avvio durante la vigilia di Natale, quando una slavina isola dal resto del mondo il piccolo paese di montagna di Valdena, che corrisponde nella realtà a Caoria, località appartenente al comune di Canal San Bovo. Ad essere coinvolti sono non solo i residenti, ma anche gli ospiti di un lussuoso albergo, rappresentato nella finzione scenica dall’ottocentesca Villa Welsperg in località Val Canali, che è sede del Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
Il gruppo di protagonisti, tra cui gli interpreti Alessandro Preziosi, Aurora Ruffino, Marco Rossetti, Rike Schmid, Caterina Shulha e Mickaël Lumière, dovrà non solo salvaguardare la propria sopravvivenza ma fare i conti con una serie di misteri e segreti, dapprima impensabili, che avvolgono l’evento e gli stessi personaggi.
Il paesaggio imbiancato in cui si muovono i personaggi va dalla località Losi di Caoria ai laghi di Calàita e di Noana, dalla Val Venegia a Passo Rolle, dalla Val Canali a San Martino di Castrozza, catturati per l’occasione in formato 6 K aggiungendo importanti VFX ed effetti digitali.
È la vigilia di Natale e il distacco di un’imponente slavina isola la valle del Vanoi impedendo i soccorsi tramite l’unico passo che porta alla valle. Il paese è isolato e i clienti del lussuoso albergo nel piccolo ed esclusivo polo sciistico rimangono tagliati fuori dal mondo. In attesa dei soccorsi e alle prese con l’esaurimento delle scorte, scopriranno presto che quella è solo una parte di un più complesso meccanismo ad orologeria che potrebbe esplodere da un momento all’altro. In quella che avrebbe dovuto essere una piacevole vacanza, restano invece intrappolati personaggi con segreti da nascondere, testimoni di giustizia sottoposti ad un programma di protezione, ambigui professionisti pronti a tutto. E tra di loro, c’è anche un assassino.