Una giovane donna viene trovata morta in riva ad un lago, il Lago Superiore di Fusine, a Tarvisio (UD) a pochi chilometri dal confine con la Slovenia, luogo che emana un mix di malinconica quiete e mistero, lo stesso che si respira in tutto il film. Questo tragico epilogo ha origine tra i segreti della piccola comunità di appartenenza della vittima, che si muove nella provincia di Udine, la cui vista aperta sulle montagne, tra il verde e marrone della vegetazione da cui fa capolino la luce pallida del sole, evoca le atmosfere noir che fanno da cornice alla storia. Location principale è il comune di Moggio Udinese: tra le sue stradine si muove la bambina, la cui sparizione darà origine a tutto. La base operativa delle indagini messa a disposizione del commissario Sanzio (Toni Servillo) è nel settecentesco Palazzo Lupieri di Preone. A Tricesimo si trova Villa Tartagna Colla, la clinica dove è ricoverata la moglie del commissario. Quest’ultimo vive a Udine e qui, in via Verdi, incontra Chiara, la mamma del bimbo morto.
Una giovane donna viene trovata morta in riva ad un lago, il Lago Superiore di Fusine, a Tarvisio (UD) a pochi chilometri dal confine con la Slovenia, luogo che emana un mix di malinconica quiete e mistero, lo stesso che si respira in tutto il film. Questo tragico epilogo ha origine tra i segreti della piccola comunità di appartenenza della vittima, che si muove nella provincia di Udine, la cui vista aperta sulle montagne, tra il verde e marrone della vegetazione da cui fa capolino la luce pallida del sole, evoca le atmosfere noir che fanno da cornice alla storia. Location principale è il comune di Moggio Udinese: tra le sue stradine si muove la bambina, la cui sparizione darà origine a tutto. La base operativa delle indagini messa a disposizione del commissario Sanzio (Toni Servillo) è nel settecentesco Palazzo Lupieri di Preone. A Tricesimo si trova Villa Tartagna Colla, la clinica dove è ricoverata la moglie del commissario. Quest’ultimo vive a Udine e qui, in via Verdi, incontra Chiara, la mamma del bimbo morto.
Mostra del Cinema di Venezia 2007: Premio Pasinetti a Toni Servillo / David di Donatello 2008: Miglior film a Andrea Molaioli, Nicola Giuliano e Francesca Cima - Miglior regia a Andrea Molaioli - Miglior regista esordiente a Andrea Molaioli - Migliore sceneggiatura a Sandro Petraglia - Miglior produttore a Nicola Giuliano e Francesca Cima - Miglior attore protagonista a Toni Servillo - Miglior fotografia a Ramiro Civita - Miglior montaggio a Giogiò Franchini - Miglior sonoro a Alessandro Zanon - Migliori effetti speciali visivi a Paola Trisoglio e Stefano Marinoni (Visualogie) / Nastro d'argento 2008: Miglior regista esordiente a Andrea Molaioli - Migliore sceneggiatura a Sandro Petraglia - Migliore attore protagonista a Toni Servillo / Globo d'oro 2008: Miglior opera prima a Andrea Molaioli - Miglior sceneggiatura a Sandro Petraglia / Ciak d'oro 2008: Miglior produttore a Francesca Cima e Nicola Giuliano - Miglior opera prima a Andrea Molaioli - Miglior sceneggiatura a Sandro Petraglia - Migliore sonoro in presa diretta a Alessandro Zanon e Alessandro Palmerini
Una donna, giovane e bellissima, viene trovata morta sulla riva di un lago. Il commissario Giovanni Sanzio cerca l’assassino nella piccola comunità di appartenenza della vittima svelandone inquietanti segreti.