Grand Hotel è un intricato giallo a cui si intreccia una storia d’amore, sullo sfondo della Belle Époque, quando ancora, tra cene di gala e manierismi, era difficile che una donna aristocratica e un uomo di umili origini coronassero il loro sogno d’amore. Le riprese hanno avuto luogo tra le località altoatesine di Mareta, Glorenza, Stava-Naturno e Tarces.
Il Grand Hotel che dà il titolo alla fiction, è la location centrale della narrazione. Si chiama “Paradiso” e rappresenta un lussuoso albergo alpino del primo Novecento: gli esterni sono quelli di Castel Wolfsthurn che si trova sulla collina sopra Mareta, nei pressi di Vipiteno in Val d’Isarco. Il complesso barocco è dal 1996 sede del Museo provinciale della caccia e della pesca. Gli interni, tra cui il sontuoso salone, sono stati invece ricostruiti negli studios romani di via Tiburtina.
La finzione scenica ha posizionato un lago di fronte all’albergo, laddove nella realtà c’è una distesa erbosa. Quello della fiction è il lago di Anterselva (Antholzer See in tedesco), un laghetto alpino situato a 1.642 metri nell’omonima valle.
Molte riprese in esterno sono state realizzate in uno dei “borghi più belli d’Italia”, ovvero Glorenza, piccola cittadina a 907 metri di altitudine che si trova al centro della Val Venosta, e che si caratterizza per le mura medievali perfettamente conservate.
Grand Hotel è un intricato giallo a cui si intreccia una storia d’amore, sullo sfondo della Belle Époque, quando ancora, tra cene di gala e manierismi, era difficile che una donna aristocratica e un uomo di umili origini coronassero il loro sogno d’amore. Le riprese hanno avuto luogo tra le località altoatesine di Mareta, Glorenza, Stava-Naturno e Tarces.
Il Grand Hotel che dà il titolo alla fiction, è la location centrale della narrazione. Si chiama “Paradiso” e rappresenta un lussuoso albergo alpino del primo Novecento: gli esterni sono quelli di Castel Wolfsthurn che si trova sulla collina sopra Mareta, nei pressi di Vipiteno in Val d’Isarco. Il complesso barocco è dal 1996 sede del Museo provinciale della caccia e della pesca. Gli interni, tra cui il sontuoso salone, sono stati invece ricostruiti negli studios romani di via Tiburtina.
La finzione scenica ha posizionato un lago di fronte all’albergo, laddove nella realtà c’è una distesa erbosa. Quello della fiction è il lago di Anterselva (Antholzer See in tedesco), un laghetto alpino situato a 1.642 metri nell’omonima valle.
Molte riprese in esterno sono state realizzate in uno dei “borghi più belli d’Italia”, ovvero Glorenza, piccola cittadina a 907 metri di altitudine che si trova al centro della Val Venosta, e che si caratterizza per le mura medievali perfettamente conservate.
Pietro Neri, ragazzo di umili origini, si fa assumere come cameriere in un lussuoso hotel di una valle alpina per indagare sulla scomparsa della sorella Caterina. Nel mentre, si innamora dell’aristocratica Adele Alibrandi figlia dei proprietari, promessa sposa del direttore dell’albergo.