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ScrivER: focus sulla scrittura per il cinema in Emilia-Romagna

21-12-2021 Tempo di lettura: 3 minuti

Grande partecipazione e interesse al primo incontro dedicato alla scrittura per il cinema in Emilia-Romagna che si è tenuto presso l’Auditorium Damslab di Bologna, promosso da Fondazione Fare Cinema con Associazione 100autori, con il sostegno di Regione Emilia-Romagna ed Emilia-Romagna Film Commission. Al centro dell’incontro la presentazione della prima edizione del Premio Sceneggiatura “ScrivER”, rivolto agli sceneggiatori cinetelevisivi residenti in Emilia-Romagna, “un’occasione strumentale per valorizzare tutta la filiera autoriale” ha commentato Fabio Abagnato, responsabile dell’Emilia-Romagna Film Commission, aggiungendo che ”il premio è un’opportunità di mercato in un momento in cui, a causa della pandemia, tutto il settore è in crisi; un’iniziativa che mira a  favorire la nuova autorialità per un pluralismo narrativo”. Il bando del premio con tutti i dettagli sarà annunciato nel corso del 2022. 

L’iniziativa è servita anche a fare il punto sul ruolo dello sceneggiatore in Emilia-Romagna e più in generale in Italia, alla luce dei cambiamenti degli ultimi anni che hanno visto lo sviluppo delle serie come prodotto industriale e soprattutto l’entrata nel mercato dei colossi internazionali come Netflix e Prime Video con i loro metodi e i loro standard. Ne hanno parlato gli autori Giampiero Rigosi e Sofia Assirelli mettendo a confronto le proprie esperienze e cercando di chiarire cosa significhi svolgere il mestiere di sceneggiatore in Emilia-Romagna. Entrambi hanno evidenziato come da un lato ci sia da parte del mercato televisivo una maggiore richiesta di sceneggiatori, ma dall’altro di quanto sia ancora difficile per i giovani autori immettersi in questo settore di lavoro.

Con gli sceneggiatori Valia Santella e Michele Cogo si è parlato, invece, dell’importanza della formazione nella scrittura per il cinema: Santella ha riportato la sua esperienza nell’ambito del centro di alta formazione cinematografica Fondazione Fare Cinema con sede a Piacenza e Bobbio, come docente del corso di sceneggiatura; mentre Cogo ha raccontato i corsi in seno a Bottega di Finzioni, la scuola di scrittura di Bologna dove s i impara a scrivere per programmi televisivi, film, fiction, romanzi, racconti, videogiochi e fumetti.

Di quanto le storie possano essere legate alla cultura di un territorio, ne hanno discusso Giacomo Manzoli, ordinario di Storia del cinema al Dams di Bologna, con la scrittrice bolognese Grazia Verasani che, ricordando il suo fortunato romanzo Quo Vadis, Baby, poi diventato film grazie a Gabriele Salvatores e successivamente serie TV con la regia di Guido Chiesa, ha evidenziato come la città di Bologna fosse diventata coprotagonista della storia insieme all’investigatrice Giorgia Cantini.

L’ultimo panel ha visto intervenire Gianluca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna e Luca Elmi, direttore del Festival del Cinema di Porretta, sulle questioni legate alla distribuzione e visibilità delle opere realizzate sulla base di storie prodotte da autori emiliano romagnoli, dai festival alle sale cinematografiche.

(Car.Di)

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