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Presentato a Venezia “Ariaferma”, girato nell’ex carcere di San Sebastiano di Sassari

05-09-2021 Tempo di lettura: 1 minuto

Ariaferma di Leonardo Di Costanzo è stato presentato fuori concorso al 78° Festival del Cinema di Venezia. Un vecchio penitenziario sta per chiudere: all’interno si trovano alcuni agenti e pochi detenuti, gli ultimi rimasti, che attendono di essere trasferiti.

Il film è ambientato nel carcere di Mortana, un luogo immaginario situato in una zona impervia e imprecisata del territorio italiano. Il comando di questa struttura provvisoria è affidato a Gaetano, il capo delle guardie, interpretato da Toni Servillo. Antonio La Gioia, detenuto napoletano sessantenne col volto di Silvio Orlando, è invece il capo carismatico dei detenuti, per lo più meridionali e stranieri. In questa un'atmosfera sospesa le regole di separazione si allentano e tra i due gruppi, agenti e detenuti, si instaurano nuove forme di relazione.

Il carcere di Mortana è stato ricostruito dopo aver visitato molti istituti penitenziari. Le riprese del film si sono svolte nell’ex carcere di San Sebastiano di Sassari, costruito nel XIX secolo e dismesso nel 2000. Fu teatro, nel 1966, della rocambolesca evasione di Graziano Mesina, che allora era un giovane bandito dell’anonima sequestri: scavalcò, assieme al compagno di fuga Miguel Atienza, la recinzione del carcere e fece un salto di sette metri.

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