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CINEMA E TERRITORI: UN RITORNO AL FUTURO È POSSIBILE?

23-06-2021 Tempo di lettura: 4 minuti

Per la diciannovesima edizione di Ischia Film Festival - una specialissima edizione di ripresa - il consueto convegno sul cineturismo si apre doverosamente ad affrontare i nuovi scenari.

Pandemia, distanziamenti e lockdown ci hanno inequivocabilmente introdotto in un mondo nuovo. La caratteristica più “visibile” e dilagante è quella della rarefazione della socialità, ma più ancora lo sfilacciamento del principio di realtà a favore di una dimensione digitale che parte strumentale ma arriva infine ad essere esistenziale.

Si giunge così a parlare di phygital, cioè di commistione e ibrido, compresenza e compromesso funzionale tra le due dimensioni: l’on line e il reale che ora si ricolloca persino come off line. Non sfuggono a nessuno le implicazioni e i rischi che questo modello contiene in sé. Un dato per tutti: “per l’82% dei millennial non esiste più un confine tangibile tra fisico e digitale e l’aspettativa è quella di vivere esperienze sempre più unificate e personalizzate”.

Ma allentare il legame con la realtà e assottigliare i dati di riferimento territoriali legati alla presenza fisica significa ridefinire il mondo ed il linguaggio con il quale intendiamo raccontarlo e trasmetterlo ad altri.

Ben lo sanno tutti coloro che dal rapporto con il territorio traggono la forza creativa e la “ragione sociale” profonda della loro esistenza ed operatività: i Festival, di Cinema in particolare, che si sono visti costretti a riformulare percorsi e immaginare nuovi riti comuni per mantenere i loro “patronimici” (si può davvero realizzare una Mostra del Cinema di Venezia senza Venezia?) le Film Commission che sul location scouting&proposal hanno costruito la propria identità e mission ed ora trattano set virtuali, gli operatori turistici che per tenere viva la fiamma esperenziale del destination marketing hanno inventato di tutto in questi quasi due anni di chiusure totali o parziali. La domanda dunque è: come riformulare le attività ora?

E del Cineturismo, che ne sarà? Usciti dal cinema col desiderio di acquistare viaggi, dovremo tornare al Cinema per farne?

Di questo e altro ancora tratterà il Convegno “CINEMA E TERRITORI: UN ritorno al futuro È POSSIBILE?” nell'edizione 2021 di Ischia Film Festival.

 

lunedì 28 giugno 2021 - h. 10

 

Introduzione e saluti:

Michelangelo Messina

Direttore artistico Ischia Film Festival

Ideatore del neologismo CINETURISMO

 

 

 

Michele Lo Foco

già Membro del Consiglio Superiore della Cinematografia e dell’Audiovisivo - MIBACT

 

 

Interventi:

Maria Elena Rossi

Marketing and Promotion Director ENIT

Il Turismo dopo i distanziamenti

 

 

Francesco di Cesare

Presidente Risposte Turismo

Cineturismo di prossimità o senza territori?

 

 

Case History

Andrea Camesasca

Delegato al turismo Confcommercio Como - imprenditore turistico Lago di Como

L'economia turistica del Lago di Como sviluppata dal cineturismo

 

 

Ivan Antognozzi

Direttore Fondazione Marche Cultura

Cineturismo come radicamento culturale e orizzonte turistico dei territori: il modello Marche

 

 

Cristina Priarone

Presidente Italian Film Commissions

Le film commission: location proposal o set virtuali?

 

Giorgio Gosetti

Vice presidente AFIC

La prospettiva festival e la cultura post pandemica

 

Conclusioni:

Michelangelo Messina

Direttore artistico Ischia Film Festival

Ideatore del neologismo CINETURISMO

 

Anna Olivucci

Responsabile Marche Film Commission Fondazione Marche Cultura

Regione Marche – Settore Turismo

Centro studi sul CINETURISMO - Ischia Film Festival


Coordinamento del Convegno a cura di: Anna Olivucci

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