Glassboy di Samuele Rossi, è una storia che parla di libertà, rischio, paura, crescita, comunicazione fra ragazzini e adulti, coraggio. Una fiaba che come sempre prende spunto dalla realtà, liberamente ispirata al romanzo Il bambino di vetro di Fabrizio Silei che nel 2012 ha vinto il premio Andersen. Il film è una coproduzione internazionale Solaria Film, Peacock Film e WildArt Film, in collaborazione con Rai Cinema con il contributo della Direzione Cinema e Audiovisivo del MiBACT , Eurimages e Creative Europe, ed ha ricevuto il sostegno di Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, Lazio Cinema International, Por/Fesr 2014-2020 Liguria, Regione Calabria-Calabria Film Commission, Dipartimento Federale dell’Interno DFI, RSI – Radiotelevisione Svizzera, Austrian Film Institute.
Partite da Bracciano, nel Lazio, le riprese sono proseguite presso il Castello di Gradish e St. Veit in Austria, ad Albenga in Liguria, a Montevettolini in Toscana per concludersi sulla Sila e precisamente a Camigliatello Silano, in Calabria. Nella Sila, scelta per i suoi boschi fitti e labirintici, dal sapore magico e mutevole, si ambienta in particolare il prefinale del film, dove si dipana la matassa della storia.
Il protagonista è Pino (Andrea Arru), ragazzo dalla salute mutevole che decide di fuggire dalla gabbia dorata in cui gli adulti lo hanno rinchiuso. Accanto a lui, altri ragazzini alla loro prima prova di attore. Nel cast, anche Loretta Goggi nei panni di Nonna Helena, Giorgio Colangeli, Giorgia Wurth, Massimo Di Lorenzo, David Paryla e Pascal Ulli.