Cosa devono aspettarsi le produzioni quando vengono a girare in Italia? È la domanda intorno a cui si è discusso nel corso dell’evento “Primo piano sui fondi italiani”, organizzato nell’ambito del MIA a Roma. Dopo saluti istituzionali da parte dei “padroni di casa”, i presidenti di APA e ANICA Giancarlo Leone e Francesco Rutelli, introdotti da Roberto Stabile, si è entrati nel vivo del dibattito, attraverso una serie di interventi che hanno mostrato come le coproduzioni e l’internazionalizzazione siano al centro del finanziamento pubblico italiano.
Ines Aronadio, ITA-Italian Trade Agency, ha raccontato come, attraverso i 78 uffici ICE sparsi nel mondo, si promuova all’estero l’immagine del prodotto italiano. Nello specifico, un Nucleo Audiovisivo contribuisce al buon esito di diverse attività come la vendita di diritti in giro per il mondo, gli incontri bilaterali per le coproduzioni, la presenza forte nei principali festival; la promozione del territorio italiano come location per girare film in collaborazione con le film commission; le attività a favore dei videogiochi.
Maria Giuseppina Troccoli e Bruno Zambardino hanno raccontato come la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo sia molto attiva nel favorire l’internazionalizzazione dei prodotti audiovisivi italiani. Principale strumento a sovvenzione del settore è il tax credit. La legge 220/2016 prevede 9 tipologie di credito di imposta, una delle quali è pari al 30% del costo eleggibile di produzione dell’opera per la realizzazione, su territorio italiano, di opere audiovisive straniere o parte di esse. La DGCA ha all’attivo o in corso di attivazione anche alcuni accordi bilateriali di cosviluppo e coproduzione internazionale con Argentina, Brasile, Francia, Germania, Cile e Portogallo, a cui si aggiungono la new entry Tunisia (circa 100mila euro) e il premio di sviluppo con i Paesi Baltici. L’ultima novità riguarda il finanziamento da 5 milioni di euro destinato alle opere di nazionalità italiana che hanno una partecipazione minoritaria in coproduzioni internazionali.
Il focus su Istituto Luce-Cinecittà rivela l’importante piano di investimenti intrapreso da due anni a seguito del ritorno in mano pubblica degli Studios. La stessa Cinecittà gestisce operativamente il nostro portale Italy for Movies, definito un hub unico, ora dotato anche di app, per mostrare ai produttori esteri le migliori location e gli incentivi a disposizione per girare sul territorio italiano, che, allo stesso tempo, guarda al mondo del cineturismo attraverso la mappa film serie tv e game.
Roberto Stabile, in rappresentanza di Anica e ITA, ha snocciolato alcuni numeri a favore del settore: 1,2 milioni di euro destinati ai distributori stranieri che hanno diritto ad avere fino a 30 mila euro di rimborso per la propria attività; 600 mila euro destinati a portare i produttori di cinema e audiovisivo nei mercati grazie al supporto di ICE; 400 mila euro per supportare i venditori internazionali nel portare il loro prodotto sui mercati esteri (per sottotitoli, doppiaggio etc.).
Stefania Ippoliti, presidente di Italian Film Commissions, racconta la ricchezza e complessità dei fondi regionali e del lavoro delle Film Commission che, in tutte le regioni, mettono in campo la loro professionalità come mediatori tra le produzioni e i territori. Si sta lavorando per rendere più semplici e uniformi i bandi nel linguaggio e nelle definizioni a partire dal quelle adottate dalla dg cinema, che a sua volta guarda all’Europa, e a semplificare le modalità di rendicontazione.
L’ultimo intervento di Luciano Sovena, presidente di Roma Lazio Film Commission, si focalizza sul sostegno della Regione Lazio a tutte le fasi della filiera audiovisiva attraverso 22 milioni di euro annuali che vanno a finanziare le coproduzioni internazionali (10 milioni di euro), il fondo regionale da 9 milioni, i festival e altre attività (3 milioni).