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Tra coproduzioni e set, l’Italia premiata alla Berlinale

22-02-2025 Carmen Diotaiuti Tempo di lettura: 3 minuti

BERLINO – C’è una parte d’Italia tra i protagonisti dei premi alla Berlinale 2025. Va al documentario Canone effimero la Menzione speciale del Berlinale Documentary Award. Un film in lingua cantata, sin dai titoli di testa, un viaggio attraverso le regioni d’Italia in cui Gianluca e Massimiliano De Serio esplorano una cultura popolare alternativa, indagando i canti polivocali, l’etnologia musicale e le tradizioni orali.  

Girato in Aldo Adige il film vincitore dell’Orso d’Argento per il Miglior contributo artistico, La Tour de Glace (The Ice Tower). Diretto da Lucile Hadžihalilovic, è una coproduzione franco-tedesca, ispirata alla fiaba di Hans Christian Andersen La Regina delle nevi, che ha scelto le montagne altoatesine per ambientare alcune delle scene più suggestive. Tra le location in Italia, Caldaro e il Lago di Caldaro, Merano, Bolzano e il piccolo borgo di Magré sulla Strada del Vino. L’opera è stata sostenuta da IDM Film Commission Südtirol in fase di produzione durante le riprese in Alto Adige. La casa di produzione Albolina Film ha realizzato il service per le riprese italiane.

Premio Ag Kino – Gilde – Cinema Vision per la sezione Generation 14plus a Paternal Leave, esordio alla regia di Alissa Jung con Luca Marinelli nel cast nei panni di un padre assente. Una coproduzione tra Germania e Italia, realizzata con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission che l'ha finanziata attraverso il Fondo Audiovisivo della Regione dedicato alle imprese di produzione nazionali e internazionali.  La narrazione si svolge su una spiaggia deserta della costa italiana, in un chiosco chiuso per l’inverno. Ambientate sulle deserte spiagge invernali della Riviera Romagnola, le riprese si sono svolte principalmente nel ravennate: nel Parco del Delta del Po, a Ravenna, nella località turistica di Marina Romea, a Casalborsetti e Cervia. Riprese anche in provincia di Ferrara, a Comacchio ed Argenta, e Cesena, dove sono state in particolare coinvolte le zone della stazione ferroviaria e di corso Cavour, presso il forno Spinosi.

 

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