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Cento anni per Marcello Mastroianni, un “italiano particolare”

26-09-2024 Tempo di lettura: 8 minuti

Avrebbe compiuto 100 anni Marcello Mastroianni icona del cinema italiano nel mondo. Era infatti nato a Fontana Liri (Frosinone) il 26 settembre 1924. Capace di destreggiarsi nelle commedie così come nei ruoli drammatici, viene ancora oggi associato alla fama di seduttore, ai ruoli memorabili nei film di Federico Fellini e al lungo sodalizio artistico con Sophia Loren.

Debuttò nel cinema nel 1948 con I miserabili di Riccardo Freda. Fu l’inizio di una lunga carriera che lo portò ad affermarsi a livello internazionale pochi anni dopo e che continuò fino a quando non si spense a causa di una malattia il 19 dicembre 1996. I suoi ultimi film Marcello Mastroianni - Mi ricordo, sì, io mi ricordo di Anna Maria Tatò, suo testamento spirituale, e Viaggio all'inizio del mondo di Manoel de Oliveira, furono distribuiti postumi nel 1997.

I ruoli di Marcello e i riconoscimenti

Mastroianni sfiorò l’Oscar per tre volte per i ruoli del barone Ferdinando “Fefè” Cefalù, che cerca di sbarazzarsi della moglie per poter fuggire con la nipote sedicenne in Divorzio all'italiana (Pietro Germi, 1961); del solitario omosessuale Gabriele in Una giornata particolare (Ettore Scola, 1977), ambientato nel 1938 in una Roma in fermento per la visita di Hitler; e del tormentato Romano Patroni in Oci ciornie (Nikita Sergeevic Michalkov, 1987).

Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli - Divorzio all'italiana (Pietro Germi, 1961)
@ Cristaldi Film

Nonostante il mancato Oscar, i riconoscimenti non sono mancati. Tra i tanti: 2 Golden Globe; 2 BAFTA; 8 David di Donatello; 2 Prix d'interprétation masculine al Festival di Cannes, nel 1970 per Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) (Ettore Scola, 1970), dove ha recitato accanto a Monica Vitti e Giancarlo Giannini; e nel 1987 per Oci ciornie (Nikita Sergeevi? Michalkov, 1987); 2 Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia per Che ora è (Ettore Scola, 1989) condiviso con Massimo Troisi e Uno, due, tre, stella! (Bertrand Blier, 1993). Sempre a Venezia gli era stato tributato nel 1990 il Leone d’oro alla carriera.

Impossibile elencare tutti i ruoli interpretati: Per Luchino Visconti sarà, tra gli altri, Mario, il protagonista Le notti bianche, ispirato dall'omonimo racconto di Fëdor Dostoevskij; Per Michelangelo Antonioni sarà Giovanni, scrittore di successo in crisi con la propria moglie Jeanne Moreau che ha un breve flirt con Monica Vitti in La notte (1961) ambientato a Milano e Orso d’oro a Berlino; Per Mauro Bolognini sarà Il bell’Antonio (1960).

Per Antonio Pietrangeli sarà Piero Silvagni in Adua e le compagne (1960), che affronta il tema della prostituzione in Italia, dopo l'approvazione, nel 1958, della legge Merlin; ma sarà anche lo spettro Reginaldo di Roviano, libertino del Settecento morto per sfuggire ad un marito , e il suo discendente Federico di Roviano in Fantasmi a Roma (1961).

Per Mario Monicelli sarà l’indimenticabile ladro cialtrone Tiberio Braschi in I soliti ignoti (1958) affiancato dai “soci” Vittorio Gassman - "Peppe er Pantera”, Tiberio Murgia - “Ferribotte”, Renato Salvatori - Mario, Carlo Pisacane - "Capannelle" e dal “consulente” Toto - Dante Cruciani; sarà anche un intellettuale socialista ne I compagni (1963); un singolare conquistatore di donne in giro per l’Italia in Casanova ’70 (1965).

Marcello, Fellini e ‘La dolce vita’

Mastroianni è indissolubilmente legato alla figura di Federico Fellini, non solo per i film per i quali è stato scelto come protagonista dal grande regista, ma soprattutto per aver interpretato il suo “alter ego” un regista in crisi di ispirazione in (1963), con Claudia Cardinale, Anouk Aimée e Sandra Milo (Oscar come miglior film in lingua straniera e per i migliori costumi nel 1964).

Marcello Mastrianni - 8 1/2 (Federico Fellini, 1963)
@ CG Entertainment

La fama di seduttore tuttavia nacque prima, con il capolavoro di Fellini La dolce vita (1960), con Anita Ekberg. Nella Roma nostalgica e decadente dei primi anni Sessanta, via Veneto è animata da una schiera di personaggi mondani, volti più o meno noti, tra divi, nobili, ricchi e, naturalmente, paparazzi. Marcello, spregiudicato giornalista scandalistico e aspirante scrittore, ne racconta le feste, gli eccessi e la vita notturna, finendo inevitabilmente per divenirne parte.

Con Fellini lavora nuovamente nel 1980 in La città delle donne, dove interpreta Marcello Snàporaz, che per inseguire un suo flirt si ritrova implicato in un singolare processo.

Nel 1986 in Ginger e Fred interpreta un attempato ballerino di tip-tap che assieme alla sua partner di un tempo, Giulietta Masina, viene invitato a partecipare ad una trasmissione televisiva per ripetere il numero che li aveva resi famosi 30 anni prima. Come era stato per La dolce vita, anche la Roma dipinta in Ginger e Fred è decadente, ma per un altro motivo: a farla da padrona sono degrado e donne seminude che ammiccano da cartelloni pubblicitari.

Nel 1987 interpreta se stesso in Intervista, al fianco di un giovane Sergio Rubini, in cui Fellini mescola alcuni episodi della sua vita con elementi di finzione.

Sarà lo stesso Fellini, nel 1990, a consegnare a Marcello il Leone d’oro alla carriera durante il Festival del cinema di Venezia.

Mastroianni e Sophia Loren – La coppia d’oro del cinema italiano

Quando si pensa ad una coppia nel cinema non può non venire in mente il sodalizio artistico tra Marcello e Sophia, che hanno interpretato spesso i ruoli di amanti, fidanzati, sposati. Tra di loro si creò una chimica perfetta, rafforzata da una grande e sincera amicizia.

I due si incontrarono per la prima volta sul set di Cuori sul mare (Giorgio Bianchi, 1950). Sophia, 16 anni, non era ancora la Loren ma Sofia Scicolone ed esordiva al cinema come comparsa. Nel1950 il regista Alessandro Blasetti scelse Marcello e Sophia come protagonisti per la sua pellicola Peccato che sia una canaglia.

In tutto furono 14 i film in cui recitarono assieme, alcuni dei quali destinati a fare la storia del cinema italiano e non solo.

Celebre, in Ieri oggi e domani (Vittorio De Sica, 1963), premio Oscar come miglior film straniero nel 1965, la scena dello spogliarello con tanto di ululato del bramoso Mastroianni sulle note di Abat jour. In Matrimonio all’italiana (Vittorio De Sica, 1964) l’attore dà il volto a Domenico Soriano, impertinente donnaiolo che ha casa a Palazzo Pandola in piazza del Gesù Nuovo, a Napoli, e che capitolerà solo dopo un abile stratagemma di Sophia Loren nei panni dell’ex prostituta e sua ventennale amante Filumena Marturano.

Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni - Matrimonio all’italiana (Vittorio De Sica, 1964)
@ Archivio fotografico Cineteca Nazionale

Nello struggente Una giornata particolare (1977), ambientato in un condominio romano durante la visita di Hitler del 1938, Ettore Scola ritagliò per i due attori gli intensi ruoli di un omosessuale perseguitato dal regime e di una casalinga infelice.

'Marcello Mio' e gli omaggi per i 100 anni dalla nascita

Marcello mio, un film del 2024 scritto e diretto da Christophe Honoré è l’omaggio al celebre attore presentato in anteprima il 21 maggio 2024 in concorso al 77º Festival di Cannes e rilasciato nelle sale subito dopo. Sua figlia Chiara nata dalla relazione con Catherine Deneuve, durante un'estate particolarmente tormentata, decide di far rivivere suo padre attraverso se stessa: si veste come lui, parla come lui, respira come lui, con una tale forza che chi le sta intorno comincia a crederci e a chiamarla "Marcello".

La locandina della 19^ edizione della Festa del Cinema di Roma ritrae il celebre attore in uno dei suoi ruoli più iconici sul set di di Federico Fellini.

(Monica Sardelli)