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David di Donatello 2024: il viaggio di 'Io capitano' di Matteo Garrone è miglior film

06-05-2024 Monica Sardelli Tempo di lettura: 3 minuti

Io Capitano di Matteo Garrone, già candidato all’Oscar nella cinquina del miglior film internazionale, vince la statuetta come miglior film alla 69^ edizione dei David di Donatello tenutasi il 3 maggio presso il celebre Teatro 5 di Cinecittà. Il film vincitore del Leone d’argento a Venezia colleziona in tutto 7 David su 15 candidature, ovvero miglior regia a Garrone, miglior produttore a Archimede, Rai Cinema, Pathe, Tarantula, miglior autore della fotografia a Paolo Carnera, miglior montaggio a Marco Spoletini, miglior sonoro a Maricetta Lombardo, Daniela Bassani, Mirko Perri, Gianni Pallotto, migliori effetti visivi VFX a Laurent Creusot, Massimo Cipollina

Al secondo posto per numero di premi ottenuti C’è ancora domani di Paola Cortellesi (6 su 19 candidature) che riceve il David giovani e il David dello spettatore, quello come miglior esordio alla regia, miglior attrice protagonista, miglior sceneggiatura originale, che è andato, oltre che alla regista, anche a Furio Andreotti e Giulia Calenda; il film ottiene anche il premio alla miglior attrice non protagonista per l’interpretazione di Emanuela Fanelli

Rapito di Marco Bellocchio ottiene 5 David su 11 candidature: Bellocchio, assieme a Susanna Niccharelli ha ritirato il premio per la migliore sceneggiatura non originale; il film è stato inoltre premiato per la migliore scenografia a Andrea Castorina, Valeria Vecellio, i migliori costumi a Sergio Ballo e Daria Calvelli, il miglior trucco a Enrico Iacoponi, la miglior acconciatura a Alberta Giuliani.

Palazzina LAF, esordio dietro la MDP di Michele Riondino, riceve 3 statuette su 5 candidature: a ritirare i David, lo stesso Riondino, miglior attore protagonista, Elio Germano, miglior attore non protagonista, e Diodato per la miglior canzone originale “La mia terra”.

I Subsonica ritirano il premio per miglior compositore per il film Adagio (location) di Stefano Sollima; Mario Martone vince per il miglior documentario, Laggiù qualcuno mi ama, dedicato a Massimo Troisi; Margherita Giusti ottiene il David per il miglior cortometraggio, The Meatseller; Anatomia di una caduta di Justine Triet è il miglior film internazionale.

Nel corso della cerimonia sono stati assegnati due David alla carriera a Milena Vukotic e Giorgio Moroder e un David speciale a Vincenzo Mollica.

(Monica Sardelli)