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Dieci anni fa gli Oscar consacravano ‘La grande Bellezza’ di Roma

04-03-2024 Monica Sardelli Tempo di lettura: 3 minuti

Son passati 10 anni da quando Paolo Sorrentino riceveva dalle mani di Ewan McGregor e Viola Davis il premio Oscar come miglior film straniero per La grande bellezza. Era la notte del 2 marzo 2014 e Sorrentino rivelava, ringraziandole, le sue fonti di ispirazione: Federico Fellini, i Talking Heads, Martin Scorzese e Diego Armando Maradona. Nei ringraziamenti citava anche Napoli, la sua città natale, e Roma quella di adozione.

La grande bellezza è proprio la dichiarazione d’amore del regista napoletano per la Città Eterna, Roma, che nel film non si mostra attraverso i monumenti più blasonati, che invece si intuiscono sullo sfondo, ma si insinua nei palazzi storici, attraversa le vie del centro, si sofferma sui particolari dei giardini. Ci sorprende di notte, o all'alba, durante le passeggiate del suo protagonista Jep Gambardella verso casa, al rientro dall'ennesimo, futile, evento mondano.

Una delle sequenze più suggestive del film è un tour notturno tra siti impregnati di una bellezza incantata. La macchina da presa ci mostra le statue dei Musei Capitolini all'interno di Palazzo Nuovo; ci porta sull'Aventino, dove, attraversato il portone della famosa serratura da cui si vede la cupola di San Pietro (un artificio cinematografico perché in realtà il portone non può essere aperto), siamo catapultati in uno dei luoghi più misteriosi di Roma, il giardino della Villa del Priorato dei Cavalieri di Malta. Il tour continua a Palazzo Barberini, dove possiamo ammirare la Fornarina di Raffaello illuminata dalla fioca luce di un candelabro, e poi nel cortile di Palazzo Spada, dove siamo ingannati dalla "falsa prospettiva" della galleria, lunga 8 metri (ma a noi sembreranno molti di più) e si conclude all'alba nel giardino di Villa Medici, oggi sede dell'Accademia di Francia.

Accanto al protagonista Toni Servillo, che interpreta Jep Gambardella, il “re dei mondani”, mattatore di feste e serate tra amici snob, numerose stelle del cinema italiano – Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Giovanna Vignola, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Franco Graziosi, Sonia Gessner, Giusi Merli, Roberto Herlitzka, Isabella Ferrari – interpretano i personaggi che si muovono dentro la grande bellezza di Roma come macchiette… senza coglierne l'essenza.

La grande bellezza è prodotto da Indigo Film, Medusa Film, Babe Films, Pathé ed è uscito nelle sale il 21 maggio 2013.

La prossima edizione della notte più attesa dai cinefili si terrà il prossimo 10 marzo. In corsa, nella cinquina del Miglior film internazionale, Io Capitano di Matteo Garrone, già premiato a Venezia con il Leone d’argento Premio per la migliore regia a Matteo Garrone e con il premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente a Seydou Sarr. Io Capitano racconta l’Odissea contemporanea di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l'Europa attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare ed è girato, tra gli altri luoghi, anche a Marsala (location di Io Capitano).

(Monica Sardelli)

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