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Addio a Paolo Taviani. Assieme al fratello Vittorio, colonna del cinema italiano

01-03-2024 Monica Sardelli Tempo di lettura: 2 minuti

È morto a Roma all’età di 92 anni il regista Paolo Taviani. Ha fatto la storia del cinema italiano, sempre in coppia con il fratello Vittorio, scomparso nel 2018, con il quale ha costituito una coppia affiatatissima di registi. Tanti i riconoscimenti alle proprie opere, coronate con svariati David di Donatello e Nastri d’argento, la Palma d’oro a Cannes per Padre Padrone nel 1977, il Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia 1986 e l’Orso d’Oro a Berlino nel 2012 per Cesare deve Morire.

Il suo ultimo film, l’unico firmato senza il fratello maggiore, è stato Leonora Addio,  presentato in Concorso alla Berlinale 2022, che racconta la rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell’urna da Roma ad Agrigento, fino alla tribolata sepoltura avvenuta dopo quindici anni dalla morte (location di Leonora addio).

Tra i tanti film girati, oltre a quelli citati, La notte di San Lorenzo (1982), dove la campagna toscana del 1944 fa da sfondo ad un dramma della seconda guerra mondiale, vincitore tra gli altri, del Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes; Kaos (1984) tratto da quattro Novelle per un anno di Luigi Pirandello, girato nel ragusano e in provincia di Siracusa, David di Donatello per la Migliore sceneggiatura ai Taviani e a Tonino Guerra, il cui titolo ricorda la contrada agrigentina a strapiombo sul mare in cui si trova la casa natale di Luigi Pirandello; Maraviglioso Boccaccio (2015, location) girato in Toscana e tratto dal Decamerone; Una questione privata (2017, location) che racconta una storia di partigiani girata in Piemonte.

Proprio da Berlino il regista aveva annunciato il suo prossimo progetto dal titolo Il canto delle meduse che avrebbe avuto come protagonista Kasia Smutniak.

Lunedì 4 marzo dalle 10 alle 13 si terrà la cerimonia funebre in forma laica alla promototeca del Campidoglio.

(Monica Sardelli)