Black Light Film ha reso noti i vincitori della prima edizione di #TiGiroIlLazio, il contest regionale finanziato dalla Regione Lazio tramite il Distretto Tecnologico della Cultura della Regione Lazio (DTC Lazio – Centro Eccellenza) per la realizzazione di tre opere audiovisive. L’iniziativa è stata accolta positivamente e raccoglie numeri incoraggianti: in competizione oltre 50 progetti di talentuosi creatori provenienti dalla regione Lazio. Dopo un'accurata valutazione da parte della giuria composta da esperti del settore, sono stati selezionati i seguenti tre vincitori:
1. Daniele Morelli e Andrea Carinci
Titolo dell'Opera: Carnefice
Tipologia dell’opera: Cortometraggio di finzione
Il cortometraggio è stato girato nel Labirinto di Roma del Parco della Caffarella e nel Castello di Teofilatto a Torre Cajetani (FR). Ispirato a fatti realmente accaduti, mette in scena il conflitto morale di un boia che deve eseguire la condanna a morte di una giovane donna. La colpa di cui la giovane è macchiata è il parricidio: un atto di ribellione, radicale e irrimediabile, motivato da una vita di abusi e violenze subite, perpetrate dal padre. Il dilemma morale del boia lo conduce alla follia e infine al gesto estremo del suicidio.
2. Nessie Studios
Titolo dell'Opera: Resto
Tipologia dell’Opera: Videoarte
Spigoli di roccia smussati, piante che invadono le nicchie e superfici murarie incise da millenni di pioggia, vento e sole. La necropoli Etrusca dell’antichissima città di Sutri è un luogo che resta in attesa, testimone silenzioso del tempo che passa. Con una narrazione che rompe dagli schemi tradizionali e che fa della distorsione degli spazi e dei movimenti espressione dell’attesa, Resto è un’opera di videoarte che fonde storia e tecnologia, trasmettendo agli spettatori una visione inedita della necropoli Etrusca. Non reliquia e fantastico resto di un'epoca passata, ma spazio vivo e vibrante.
3. Chiara Cipolla
Titolo dell'Opera: Indelebile silente ciociara
Tipologia dell’Opera: Video di danza
Nel cuore della Ciociaria, nel piccolo borgo di Castro dei Volsci, si erge il monumento alla Mamma Ciociara, simbolo di pace contro la violenza di ogni genere. Attraverso la commistione del linguaggio audiovisivo con quello della danza contemporanea, quest’opera performativa restituisce l’equilibrio precario tra coraggio e rassegnazione, sofferenza e fierezza, fragilità e determinazione.
Dopo una fase di tutoraggio per lo sviluppo e pre-produzione dei progetti, le opere prodotte sono attualmente in fase di post produzione. La promozione delle opere e la loro distribuzione sarà lanciata in un evento di premiazione previsto in primavera, durante il quale i vincitori avranno l'opportunità di condividere la loro esperienza e di essere applauditi dalla comunità artistica e dagli appassionati del settore.
(Mo.Sa.)