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Cineturismo in Italia: un affare da 600 milioni – La ricerca di JFC

03-07-2023 Tempo di lettura: 4 minuti

Sta facendo parlare di sé il boom di turisti arrivati in Sicilia per guardare dal vivo le bellezze scoperte nella serie HBO The White Lotus, ambientata a Taormina, al San Domenico Palace Hotel e nelle vie del centro cittadino, oltre che in varie altre località della Sicilia (qui tutte le location di The White Lotus). Una stagione da record, che supera i turisti del 2018, l’anno del boom, con una proiezione, a fine anno di 1.350.000 presenze, secondo quanto dichiarato da Gerhard Schuler, presidente dell’associazione albergatori di Taormina a Repubblica. Grande presenza di americani, ma anche australiani e canadesi che, nei giorni scorsi, potrebbero aver incontrato in giro per il centro i divi ospitati al Taormina Film Festival, tenutosi nella spettacolare cornice del Teatro Antico.

Il cineturismo porta in Italia più di 597 milioni di euro, ad affermarlo è una ricerca di JFC Tourism & Management dal titolo Il cineturismo in Italia, valore economico del fenomeno. Il grande e il piccolo schermo, si sa, sono formidabili veicoli di promozione del territorio, per cui le produzioni italiane e straniere che scelgono lo Stivale per girare le proprie opere cinematografiche o serie tv mentre attraversano il territorio stanno comunicando al mondo le bellezze del nostro paese.

321 milioni di euro sono generati dai turisti o appassionati che scelgono di soggiornare o visitare per qualche ora i set delle opere viste al cinema o in tv. La ricerca li quantifica in 1.344.000 presenze, di cui il 17,7% stranieri, e 11.603.000 giornalieri (34,2% stranieri). I soggiorni di cineturisti internazionali contano solo per l’1,8%.

Rispetto al 2016, i turisti del cinema sono aumentati a livello internazionale del 21% passando da 42 milioni agli attuali 50,82 milioni. La maggior parte di essi decide di dedicare qualche ora alla visita di una location legata ad un film all’interno di un viaggio, mentre solo una minima parte, 8.385.000 effettua viaggi a tema. A scegliere i set italiani del cinema sono in 150.932 (erano 86.400 nel 2016), con una permanenza media di 1,5 notti e 226mila presenze per un valore economico totale di circa 23 milioni di euro. Gli italiani che visitano luoghi del cinema nostrani sono 698mila, rimangono in media sul posto per 1,6 notti e lo fanno con lo scopo specifico di visitare i luoghi dei film.

I restanti 276 milioni di euro consistono nella quota generata dalla spesa delle produzioni sul territorio durante le riprese, la maggior parte del quali, il 41,5%, sono distribuiti tra maestranze, tecnici locali e strutture alberghiere addette all’ospitalità delle troupe.

Nella scelta del set ideale da parte delle produzioni nel 14% dei casi prevale l’attrattività del luogo, nel 9% dei casi si cerca una logistica funzionale, con spazi di manovra per le troupe, parcheggi dei mezzi, uffici, facilità di organizzare un campo base, trasporti di attori, troupe e produzione. Incide anche, per il 7,7%, la presenza di professionisti e manodopera qualificata sul posto, il basso costo dei servizi (7,3%), la presenza di porti e aeroporti o altre infrastrutture logistiche (4,3%).

40,5 giorni è la durata media di permanenza dello staff di produzione dei film italiani, composto mediamente da 74 persone, mentre le produzioni straniere, circa 181 persone, si fermano mediamente 82 giorni. Fiction e serie si fermano di più 79,4 giorni per uno staff di 80 persone. La Puglia è la regione più attraente per i produttori italiani ed esteri.

(Mo.Sa.)