Iniziate 25 giugno a Torino presso l'azienda di moda torinese MFGA - Make Fashion Great Again - main sponsor del film, le riprese del film La Chiocciola, scritto e diretto da Roberto Gasparro, si sono poi spostate dal 1° al 31 luglio nel comune di Cuccaro Vetere in provincia di Salerno.
Il film, prodotto dalla 35MM Produzioni srl e dalla Green Film srl, si avvale dei patrocini di Legambiente Campania, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del Comune di Cuccaro Vetere, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
La Chiocciola è interpretato da Enzo Decaro, Vittoria Chiolero, Daniela Freguglia, Max Cavallari, Maurizio Mattioli, Massimiliano Rossi, Ilaria Antonello e Mauro Tarantini. Le musiche sono del Maestro Carmine Padula. L'uscita in sala è prevista per il 2024, distribuito da Mediterranea Productions, società indipendente di produzione e distribuzione cinematografica e televisiva.
La Chiocciola è il primo film ad affrontare il tema degli hikikomori, termine giapponese che indica le persone che hanno deciso di “stare in disparte”, di isolarsi dalla società. Oltre un milione di ragazzi in Giappone vive isolato nella propria stanza senza mai uscire di casa. In Italia sono oltre 40mila, negli USA oltre 500mila.
“Leggendo di recente alcuni articoli – sottolinea il regista Roberto Gasparro - mi ha incuriosito la definizione della nostra società come 'liquida', in cui, secondo il sociologo Bauman, “i legami sociali tra gli individui sembrano divenire sempre più inconsistenti e fragili, facendoli vivere in una dimensione di continua incertezza, dal punto di vista affettivo e lavorativo. La paura della società, sempre più narcisista, basata sull’ideale della vergogna, dove l’esposizione del corpo è richiesta, dove occorre saperci fare, sapersi presentare, dove è fondamentale non vergognarsi. Una società, quella attuale, liquida, che non tollera la goffaggine o una certa sensazione di bruttezza, che va sempre più veloce e che non aspetta nessuno.” È in questa società che vivono i nostri ragazzi. Gli hikikomori sono i nostri figli che non hanno retto alle pressioni della società. A loro dedico il mio film”.
Vittoria è una ragazza hikikomori di quindici anni. Passa il tempo nella propria camera a fotografare le persone dalla finestra, a giocare ai videogame, a leggere fumetti e a guardare video, spaventata dalla società esterna, dai suoi ritmi indiavolati e vorticosi, senza amicizie vere, profonde. I rapporti inesistenti con i genitori separati, la madre imprenditrice di successo nel campo della moda e il padre, trasferitosi a New York, portano la ragazza a fidarsi solo del nonno, botanico e ricercatore che vive isolato da tempo in un paesino del Cilento, Cuccaro Vetere, completamente immerso nella natura. Francesco ha trascorso molto tempo insieme alle tribù dei Nativi Americani apprendendo da loro le tecniche della permacultura e della conservazione dei semi. Qui si rifugerà Vittoria, tra i ritmi lenti della campagna, l’amore e la saggezza del nonno, per ritrovare equilibrio e riprendere il senso della sua vita.
(Mo.Sa.)