Disponibile al cinema Pantafa, il film dalle tinte horror di Emanuele Scaringi, già regista del film La profezia dell’Armadillo (2018) e delle serie Bangla (2021) e L’Alligatore (2020).
Pantafa ha come protagonista Kasia Smutniak nel ruolo di una madre che decide di trasferirsi nell’immaginario paesino di montagna Malanotte per la figlia Nina (Greta Santi), che da qualche tempo soffre di paralisi ipnagogiche, un disturbo del sonno che può portare ad avere stati allucinatori. La casa in cui si trasferiscono però è tutt’altro che accogliente e per le strade di Malanotte non si vedono mai bambini. I sintomi di Nina cominciano a peggiorare già dalla prima notte, la bambina fa incubi sempre più vividi in cui una figura spettrale le si siede sul petto, la immobilizza e le ruba il respiro. Gli angoscianti disturbi del sonno vengono affiancati ad oscure leggende popolari e per Marta, madre sola in un paese che le appare sempre più misterioso e sinistro, sarà ogni giorno più difficile trovare il modo di fare la cosa migliore per la sua bambina. Quella che doveva essere una trasferta rigenerante si rivela così un incubo.
Il film parte dalla leggenda di Pantafa, una creatura che adagiandosi sul petto delle sue vittime ruba loro il respiro. "Non avevo mai immaginato di approcciarmi all'horror ma ho incontrato un articolo sui disturbi del sonno e ho scoperto la Pantafa: abbiamo costruito un nostro immaginario sul folklore italiano che è poco sfruttato ma è popolato da numerose leggende che fanno parte della nostra cultura e che rappresentano uno dei modi principali con cui esorcizzare il male e le paure – ha dichiarato il regista. – Attingere a questo impressionante pozzo di storie significa entrare in un mondo fatto di riti, superstizioni e meraviglie, un mondo affascinante e pauroso insieme”.
Importante, per ricostruire uno scenario horror, la scelta delle location. L’immaginario paese di Malanotte è dunque un insieme di comuni e località nei dintorni di Roma: la piazza di Guidonia Montecelio, un maneggio press Arcinazzo Romano, un casolare nel comune di Anguillara, la grotta di Arsoli, Castel di Tora e il lago del Turano, il cimitero antico di Affile, la faggeta e le vie circostanti delle località montane di Monte Livata e Campo dell’Osso, oltre ad alcuni scorci dei comuni di Roviano, Riofreddo, Subiaco e Vallinfreda.
Pantafa è prodotto da Fandango con Rai Cinema con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Regione Lazio.
Tutti i luoghi di Pantafa nella scheda film dedicata.
(Mo.Sa.)