Le riprese di Grazia, film di Paola Columba sulla giovinezza di Grazia Deledda, si sono da poco concluse a Olzai, comune dell’entroterra sardo in provincia di Nuoro. L’ultimo ciak presso su Mulinu Vetzu, mulino ad acqua risalente alla seconda metà dell’800, incastonato a circa 600 metri nella montagna lungo il corso del Rio Bisine.
Prodotto da Baby Films con il supporto di Regione Sardegna e Sardegna Film Commission, Grazia è completamente girato in logudorese antico e ispirato al romanzo autobiografico Cosima.
A 150 anni dalla nascita della scrittrice premio Nobel, il film racconta gli anni della gioventù e le scelte che l’hanno portata ad affermarsi come una delle più grandi penne in Italia.
In particolare, la trama si concentra sugli anni della formazione a Nuoro della scrittrice sarda, sulle vicissitudini familiari, costellate da sciagure e lutti, da innamoramenti immaginari e amori reali, e sulla sua ostinata voglia di migliorarsi. Un giorno Maria Manca, direttrice di una rivista letteraria, la invita a stare per un po’ a Cagliari, presentandole Palmiro Madesani che diventerà l’uomo della sua vita e suo agente. Attraverso la storia di una ragazza che ha realizzato il suo progetto di vita, che è riuscita a riscattarsi, Grazia parla della condizione di tante donne che, alla fine dell’800, vivevano in una sorta di clausura, con pochi diritti, ma con tanti doveri.
Il film è stato scritto dalla Columba insieme a Fabio Segatori. Il cast è quasi esclusivamente composto da attori sardi: Barbara Pitzianti veste i panni della Deledda e Giacomo Fadda presta il volto al fratello Santus. Al film partecipano anche Donatella Finocchiaro e Galatea Ranzi. Uscirà nelle sale il prossimo autunno.
(Mo.Sa.)