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‘Il tempo dei giganti’ il docufilm che racconta la strage degli ulivi in Salento

16-03-2023 Tempo di lettura: 2 minuti

In Salento, sud della Puglia, è in corso la più grave pandemia botanica del secolo: un batterio da quarantena, Xylella Fastidiosa, sta uccidendo milioni di alberi di ulivo. Stravolgendo paesaggio, economia e relazioni umane.

Tutto questo è raccontato dal film documentario Il tempo dei giganti diretto da Davide Barletti e Lorenzo Conte, prodotto da Dinamo Film e Fluid Produzioni con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia. Il film è stato girato tra Bari, Valle d’Itria, Alliste, Erchie, Lecce, Brindisi, Otranto e Castellana Grotte, con l’impiego di 20 unità lavorative pugliesi.

Il tempo dei Giganti racconta il viaggio di Giuseppe verso la terra del padre, nella piana degli ulivi monumentali, dove è imminente l’arrivo dell’epidemia. Dovrà spiegare all’anziano contadino come la loro vita verrà sconvolta da questo batterio invisibile, finora sconosciuto in Italia. In un territorio devastato dalla desertificazione e dal cambiamento climatico, quello di Giuseppe è un viaggio che intreccia memorie, testimonianze, opinioni contrastanti. Un grido d’allarme di una terra ferita che ha costruito la propria identità sociale ed economica sul simbolo della pianta millenaria della cultura mediterranea. La Xylella viene raccontata come paradigma di un nemico invisibile, che minaccia la nostra esistenza e contemporaneamente come capacità dell’essere umano di immaginare il proprio futuro.

Il documentario è liberamente ispirato al libro di Stefano Martella La morte dei Giganti. Il batterio Xylella e la strage degli ulivi millenari, edito da Meltemi.

l film è distribuito nelle sale da Dinamo Film, società di produzione cinematografica e audiovisiva indipendente. 

 

A questo link il programma in costante aggiornamento, delle serate evento accompagnate da un dibattito sul tema. 

Per ogni biglietto venduto in sala, un euro sarà devoluto a Save the Olives, la Onlus impegnata nella salvaguardia degli ulivi monumentali e nella ricerca di nuove varietà di ulivo, produttive e resistenti alla Xylella. 

(Mo.Sa.)

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