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L’Italia cupa di Pinocchio di Guillermo del Toro, Miglior film d’animazione agli Oscar 2023

13-03-2023 Tempo di lettura: 2 minuti

Si sono da poco spenti i riflettori sulla 95^ notte degli Oscar con verdetti annunciati e alcune sorprese: a fare incetta di premi, ben sette, tra cui i principali, Everything Everywhere All at Once dei Daniels, mentre il film tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale si aggiudica quattro statuette tra cui quella per miglior film internazionale.

Nulla di fatto invece per l’Italia, che sperava con Le pupille, il corto di Alice Rohrwacher prodotto da Alfonso Cuaron e girato a Bologna (qui il dettaglio delle location) candidato come Miglior cortometraggio live-action: il premio è infatti andato a An Irish Goodbye, di Tom Berkely e Ross White.

Vince tuttavia l’Oscar per Miglior film d’animazione Pinocchio di Guillermo del Toro, le cui ambientazioni riprendono i toni cupi e i temi esistenziali dell'iconica fiaba del fiorentino Carlo Collodi. Questa versione di Pinocchio trova la sua collocazione in un borgo arroccato presumibilmente nel Nord Italia agli inizi del XX secolo tra la prima guerra mondiale e l’ascesa al potere di Mussolini. Passa poco tempo prima che sui muri degli edifici compaiano scritte come “credere, obbedire, combattere”. In un mondo dove tutti sono chiamati ad obbedire come dei burattini, del Toro sottolinea che invece un vero burattino, Pinocchio, è l’unico a disobbedire e a ribellarsi, cercando il proprio posto nel mondo. Per trovarlo dovrà attraversare lo stivale in lungo e in largo, Alessandria, Livorno, Viterbo, Avellino, Catania, finirà in un campo di addestramento fascista, nel ventre di una balena, vivrà mille avventure sempre in bilico tra la vita e la morte, tra la sua natura di burattino e la sua anima di umano. Scopri tutti i luoghi di Pinocchio nella scheda film dedicata.

(Mo.Sa.)