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A Cinecittà le riprese di “The Decameron” adattamento Netflix della raccolta di novelle di Boccaccio

20-01-2023 Tempo di lettura: 2 minuti

La produzione Netflix The Decameron fa tappa a Roma, dove lavorerà negli studi di Cinecittà per i prossimi sei mesi. È quanto afferma Variety, che aggiunge che la serie statunitense sarà una delle maggiori produzioni internazionali degli ultimi anni ad occupare gli storici studios di via Tuscolana. La produzione esecutiva è di Jenji Kohan, mentre Kathleen Jordan è la showrunner creatrice dell'adattamento.

Gli otto episodi sono ispirati al Decameron, celebre affresco dipinto da Giovanni Boccaccio della società del suo tempo. Nel 1348, durante un’epidemia di peste nera che sta flagellando la città di Firenze, un gruppo di nobili si ritira con i propri servitori in una grande villa in campagna in attesa che la pestilenza abbia fine, rifugiandosi in storie e racconti, mentre le regole sociali finiscono progressivamente per venire meno.

La produzione occuperebbe un'ampia fetta degli spazi di Cinecittà: in particolare gli interni della grande villa Santa sarebbero costruiti nel celebre Studio 5, “la casa di Federico Fellini”, mentre altre parti della villa sarebbero ricostruite nei teatri di posa Studio 4 e Studio 11.

Coinvolto nelle riprese anche il quartiere medievale di San Pellegrino a Viterbo.

Se la regia è affidata a Michael Uppendahl, il cast annunciato si compone quasi interamente di giovani attori non italiani, tra cui Zosia Mamet, che sarà Pampinea, la futura proprietaria della villa, Tanya Reynolds nei panni di Licisca, una serva obbediente ma imprevedibile, e Karan Gill, che darà il volto a Panfilo, figlio di una influente famiglia fiorentina. La troupe è invece principalmente italiana, così come lo scenografo Luca Tranchino e le costumiste Gabriella Pescucci (premio Oscar per The Age of Innocence) e Uliva Pizzetti.

Il line producer di Decameron è Nicola Rosada di Fremantle, società che lo scorso anno ha firmato un patto quinquennale che prevede l'affitto continuativo di sei teatri di posa di Cinecittà. La serie usufruirà dei tax credit previsti dal Governo italiano per le produzioni, che permettono sgravi fino al 40% dei costi di produzione ammissibili.

(Mo.Sa.)

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