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“Il Boemo” di Petr Vaclav, girato quasi interamente in Italia, aprirà il Trieste Film Festival

16-01-2023 Tempo di lettura: 3 minuti

Il Boemo, del regista ceco Petr Vaclav, coproduzione Italia - Repubblica Ceca - Slovacchia, prodotto da Jan Macola di Mimesis Film, e co-prodotto da Marco Alessi per l’italiana Dugong Films aprirà il 34esimo Trieste Film Festival.

Il film è stato quasi interamente ambientato e girato in Italia, tra Thiene e Venezia, Genova e Palermo e ricostruisce le avventure di Josef Myslivecek noto in Italia come 'il Boemo', uno dei compositori più ricercati del Settecento, conteso da corti e teatri del tempo, e giunto a Venezia da Praga per seguire la sua ambizione.

Vaclav ne racconta la scalata verso il successo e dipinge con dovizia di particolari un vibrante affresco della società aristocratica della seconda metà del settecento, un mondo in trasformazione che prelude all'imminente era "romantica".

Scriverà per le grandi voci del suo tempo, viaggerà per Repubbliche e corti del Bel Paese, sarà ispiratore ed amico del giovane Mozart, frequenterà molte donne che lo aiuteranno a fare carriera, ma ne amerà davvero soltanto una, un amore impossibile. Josef è destinato a bruciarsi. La sua musica, a lungo dimenticata, risuona.

Il Boemo è stato prodotto con il contributo del MiC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, Arte, Regione Liguria - Liguria Film Commission, Regione Sicilia - Sicilia Film Commission, Regione del Veneto - POR FESR Veneto 2014-2020. Sviluppato con il sostegno di Creative Europe – MEDIA Development e dell’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici.

Quella di Josef Myslivecek è la storia di un uomo che abbandona le sue sicurezze di cittadino rispettato in una città di provincia per seguire un desiderio rischioso: affermarsi come compositore di opera in Italia, il paese che ne era la patria. In pochi anni grazie al suo talento e a tanta fortuna, vive una brillante ascesa. Il suo sogno sembra realizzarsi ma, come spesso accadeva agli artisti, andrà incontro a una rovinosa caduta – ha dichiarato Vaclav. – Per realizzare questo film mi sono immerso negli archivi, nella lettura di tutto ciò che era disponibile per comprendere a fondo lo spirito del tempo, la musica di Myslivecek e i suoi contemporanei. Volevo raccontare quell’epoca così particolare della seconda metà del Settecento, in modo intimo e contemporaneo, utilizzando camera a mano, luce naturale e ambienti dal vero. Il film è girato in Italia dove, dopo una lunga e accurata ricerca, ho trovato quei luoghi, dimore, chiostri, che ancora oggi custodiscono e preservano l’atmosfera dell’epoca”.

Nel cast, le attrici italiane Elena Radonicich, Barbara Ronchi, Lana Vlady e la violoncellista Federica Vecchio affiancano Vojtech Dyk l’attore ceco che interpreta il protagonista. Alla realizzazione del film hanno contribuito alcune tra le più note star internazionali della critica – Philipe Jarrousky, Raffaella Milanesi, Emöke Barath, Simona Šaturová, Juan Sancho – che hanno fatto rivivere le arie di Myslivecek, con esecuzioni filmate e registrate in presa diretta.