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I 20 anni di “Gangs of New York” kolossal di Martin Scorsese girato interamente a Cinecittà

20-12-2022 Tempo di lettura: 3 minuti

Il 20 dicembre 2002, esattamente 20 anni fa, usciva per la prima volta negli Stati Uniti Gangs of New York, kolossal diretto da Martin Scorsese con un cast stellare composto, tra gli altri, da Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis, Cameron Diaz e Liam Neeson.

Il film è ambientato nel 1846, nel degradato quartiere dei Five Points a New York, dove alcune bande criminali si scontrano violentemente per assicurarsi il dominio del territorio. Una sanguinosa battaglia a Paradise Square vede scontrarsi la gang dei Conigli Morti, guidata da "Prete" Vallon, e quella dei Nativi capeggiati dal temibile William Cutting, detto "Bill il Macellaio". Bill riesce a sconfiggere ed uccidere il rivale, ponendo fine alla guerra, ma decide di risparmiare il figlio di Vallon. Nel 1862, raggiunta la maggiore età, il giovane Vallon fa ritorno ai Five Points, facendosi chiamare con lo pseudonimo di "Amsterdam", con l'intenzione di vendicarsi di Bill, diventato capo indiscusso della malavita del quartiere.

Poiché della vecchia città statunitense non era rimasto quasi nulla, la New York della metà del XIX secolo rinacque nel 2001 sull’altra sponda dell’Atlantico, negli studi di Cinecittà, attraverso una scenografia imponente, pensata dal grande Dante Ferretti in cui tornarono a vita i Five Points, uno dei quartieri più degradati della città, ricreati ispirandosi ai dipinti realizzati all’epoca dal pittore George Catlin. Qui tra crimine, prostituzione e gioco d’azzardo, violente lotte tra bande criminali per il dominio del territorio, si inseriva la guerra personale tra “Amsterdam” Vallon (Leonardo DiCaprio) e Bill “il Macellaio” (Daniel Day-Lewis), in lotta tra loro per vendetta.

Il lavoro di Ferretti permise di far rinascere più di un miglio della città ottocentesca, tra cui oltre al quartiere di Five Points, una sezione dell’East River con il molo e due navi d’epoca. La struttura del molo fu ricostruita in una grande vasca che veniva riempita o svuotata a seconda che le esigenze filmiche prevedessero riprese sul molo o all’interno del quartiere: questo permetteva di avere più spazio per le scene di lotta. Lo scenografo riprodusse, tra le altre cose, anche parte della vecchia Broadway, gli interni di una chiesa, quelli di un saloon, una villa sulla Fifth Avenue, un teatro e un casinò.

Cinecittà si immerse nelle atmosfere del XIX secolo per tre mesi, assieme all’incredibile cast del film capeggiato da Daniel Day-Lewis, che entrò talmente tanto nella parte da imparare il mestiere di macellaio e il lancio dei coltelli, rifiutarsi di curare una polmonite e continuare a recitare nonostante DiCaprio gli avesse rotto il naso durante una scena. Quest’ultimo iniziò con Scorsese un lungo sodalizio proprio a partire da Gangs of New York.

L’investimento nella capitale fu di decine di milioni di euro e il film incassò oltre 190 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenne ben 10 nomination agli Oscar 2003, tra cui, neanche a dirlo, quella per la migliore scenografia.

(Mo.Sa.)

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