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Cosa offre l’Italia ai partner internazionali? Se ne è parlato al MIA nel panel “How to get Italy on Board”

13-10-2022 Tempo di lettura: 7 minuti

Il panel How to get Italy on Board tenutosi a Roma durante il MIA-Mercato Internazionale Audiovisivo, ha illustrato ciò che l’Italia può offrire ai potenziali partner internazionali in termini di sostegni statali, agevolazioni per le coproduzioni internazionali, finanziamenti regionali, informazioni su come trovare partner italiani e opportunità commerciali con l’estero. Al panel, organizzato da Roberto Stabile (Advisor for International Relations and Head of Special Projects, DGCA-MiC at Cinecittà) e moderato da Bruno Zambardino (DGCA), hanno partecipato Iole Giannattasio per la DGCA, Luigi D’Aprea e Alessandra Rainaldi ITA – Agenzia ICE, Cristina Priarone, Italian Film Commissions.

Iole Giannattasio introduce il sistema che rende possibile la collaborazione tra professionisti italiani e esteri, un sistema, come noto, partito con la legge cinema e audiovisivo (legge 220/2016) e che ha visto crescere il fondo per l’audiovisivo fino agli attuali 750 milioni di euro di budget minimo annuale. Il sistema si basa su tre pilastri: contributi selettivi, tax credit e contributi automatici. I contributi selettivi si dividono in varie linee (scrittura, sviluppo, produzione etc.) e sono studiati per i progetti che hanno particolarmente bisogno di aiuti statali e che sono in competizione tra loro per l’ottenimento degli aiuti. I tax credit, la cui aliquota al 40% per i film (30-40% per opere audiovisive) è tra le più competitive in Europa, consistono un una compensazione dei debiti fiscali delle imprese, calcolata automaticamente sulla base dei costi sostenuti. Nei contributi automatici le società maturano il sostegno sulla base di parametri oggettivi quali i risultati artistici, economici, culturali ottenuti negli anni precedenti grazie alle opere prodotte o distribuite. In tutti i casi le coproduzioni sono avvantaggiate con punteggi aggiuntivi. Un fondo da 5 milioni di euro è stato invece studiato appositamente per le coproduzioni minoritarie: partito nel 2019 ha avuto un successo crescente (ad esempio, le coproduzioni minoritarie italiane presentate ad Eurimages sono passate da 8 nel 2018 a 28 quest’anno); il fondo finanzia attraverso due finestre annuali le coproduzioni in cui sono coinvolte società italiane con una quota minima del 20% (bilaterali) o 10% (multilaterali) a patto che il contributo concesso, che può arrivare a 300mila euro, sia speso per l’80% in Italia o servendosi di lavoratori/imprese italiane. Gli aiuti statali comprendono anche la circolazione delle opere all’estero attraverso il supporto ai distributori locali e la presenza a mercati e workshop internazionali dei produttori e sales agent italiani.

Cristina Priarone descrive il ruolo strategico nelle regioni svolto dalle 20 film commission distribuite su tutto il territorio nazionale e riunite nell’associazione Italian Film Commissions. La grande varietà del territorio italiano si riflette anche nelle specifiche opportunità di finanziamento regionale che ammontano ora a circa 52 milioni di euro totali e sono disponibili per produzioni e coproduzioni straniere le quali, rispetto al passato e grazie alla stretta collaborazione tra le film commission, trovano oggi più semplice lavorare in regioni differenti. Italian Film Commissions collabora sia con istituzioni nazionali e associazioni di categoria (DGCA, Ita, Enit) che con società private come Netflix che ha affidato proprio a IFC la gestione del fondo da un milione di euro messo a disposizione dei lavoratori del settore durante la pandemia.
IFC lavora con la DGCA all’armonizzazione dei bandi regionali, a facilitare l’accesso delle produzioni al patrimonio culturale, all’internazionalizzazione delle proprie attività. È presente ai principali festival e mercati internazionali con attività di networking come “Cappuccino with the Italians” ed è a lavoro ad alcune tematiche chiave come il green. Priarone cita infine i punti su cui spingere per rafforzare ulteriormente il settore come la formazione dei professionisti e la creatività, ma anche la grande capacità di trovare soluzioni immediate alle difficoltà come avvenuto con l’implementazione del procotollo anticovid che ha permesso l’immediato riavvio delle riprese nel periodo che ha seguito il blocco totale delle attività a causa dei rischi di contagio.

Luigi D’Aprea (ITA Head Office – agenzia ICE) racconta il lavoro di ICE nel facilitare la presenza dell’audiovisivo (inclusi animazione e videogame) a festival internazionali e film market. Gli uffici di Roma e Milano e le 79 sedi in tutto il mondo da un lato aiutano le società italiane a meglio comprendere le proprie opportunità all’estero, dall’altro, in connessione con le film commission, facilitano gli investimenti delle società audiovisive estere in Italia. Il sistema audiovisivo, ricorda Aprea, aiuta in maniera indiretta anche gli altri settori, poiché attraverso il cinema e audiovisivo esportiamo all’estero il made in Italy. Il lavoro di ICE non si è fermato neppure durante la pandemia, quando ha garantito comunque la partecipazione agli eventi internazionali in modalità ibrida.

Alessandra Rainaldi, Trade Commissioner Ufficio di Los Angeles, agenzia ICE, entra nello specifico delle attività nel settore audiovisivo di ICE, fondamentale nel creare un ponte tra l’industria italiana e quella hollywoodiana. Nel ribadire quanto sia importante promuovere l’Italia attraverso questo settore, ricorda che l’industria statunitense, la maggiore al mondo, vale 7 miliardi di dollari e il 50% dei film viene prodotta a Hollywood. Le proprie attività si concentrano su tre pilastri: monitoraggio delle opportunità del mercato e relativa comunicazione ai player in Italia; un programma promozionale, che si traduce nell’organizzazione di molti eventi (es. American Film Market a Santa Monica) a cui partecipano società e film commission italiane; consulenza e assistenza, dovuta alla constatazione che la grande domanda di mercato italiano non si limita alla ricerca di location sul variegato suolo nazionale e richiede la necessità di facilitare l’approccio al sistema di incentivi fiscali e facilities disponibili in Italia. Rainaldi annuncia il nuovo strumento di comunicazione implementato quest’anno, una newsletter mensile intitolata Italy meets Hollywood che fornisce notizie, eventi e dettagli importanti sulle tematiche di interesse per il mercato audiovisivo e che dal prossimo mese diventerà un sito web con una sezione che agisca da market place dove i professionisti dei due paesi possono entrare in contatto.

Italy for Movies, il portale nazionale delle location e degli incentivi alla produzione in doppia lingua voluto dal Ministero della Cultura e gestito da Cinecittà, viene infine presentato da Bruno Zambardino: il portale (e app) contiene tutte le informazioni utili agli addetti ai lavori nazionali e internazionali per poter girare in Italia, attraverso una guida agli incentivi, un motore di ricerca delle location, una mappa dei luoghi di film e serie tv girate in Italia e una sezione di news dedicate aggiornata costantemente.

(Monica Sardelli)