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“Padre Pio” di Abel Ferrara alle Giornate degli Autori a Venezia

28-07-2022

Padre Pio di Abel Ferrara, fresco beneficiario di un contributo di 230.000 euro con il Bando minoritarie 2022 – I sessione, sarà presente alle Giornate degli Autori, rassegna autonoma che si tiene nel contesto della Mostra del Cinema di Venezia. Il film è una coproduzione Italia (Interlinea, 30%) – Germania (Maze Pictures, 70%) e narra le vicende avvenute nel 1920 a San Giovanni Rotondo: la prima vittoria socialista contadina repressa nel sangue, concomitante con l’arrivo in città del giovane Padre Pio, frate in piena crisi mistica che manifesta i primi miracoli e riceve proprio allora le prime stimate.

Il progetto è iniziato 5 anni fa, quando ho visto l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, a Monte Sant’Angelo – si legge nelle note del regista. – Dall’inizio ho percepito l’atmosfera particolare della gente per questo progetto, ho percepito la bellezza di questi luoghi e quindi l’intenzione era quella di realizzare un film mistico, mitico, ma anche vero e reale. Ho cercato di capire il cuore, il vero spirito di Padre Pio, chi era realmente e la sua storia. Abbiamo capito che l’unico modo era cercare nel luogo in cui veramente la storia si è svolta. Quando abbiamo scoperto che la sua storia coincideva con la rivolta socialista di San Giovanni Rotondo, l’inizio di una nuova era, ho sentito che c’erano tutti gli elementi per raccontare una storia forte. Non è solo la storia spirituale di Padre Pio, ma quello che mi ha attirato è la sua relazione con le persone vere. La sua potenza e la sua eccellenza come confessore, il suo collegamento spirituale. Tutto questo è un elemento di grande fascino. Una rivelazione sono state le lettere di Padre Pio, il carteggio tra San Marco La Catola e San Giovanni Rotondo”.

Padre Pio è interpretato da Shia LaBeouf, affiancato da Ignazio Oliva, Brando Pacitto, Marco Leonardi, Luca Lionello, Martina Gatti, Carla De Girolamo, Alessandro Cremona, Michelangelo Dalisi, Roberta Mattei.

A novembre 2021 il ciak in Puglia al Convento dei Frati Minori Cappuccini di San Marco la Catola, in provincia di Foggia, ma le riprese hanno coinvolto anche Monte Sant’Angelo, la città nota per avere due siti Unesco, in particolare presso l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, dove gli stessi frati cappuccini, come omaggio a Padre Pio, hanno partecipato attivamente alla realizzazione del film, ma anche tra le case bianche a schiera del centro storico, nel rione Junno, presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, le vie adiacenti al Santuario di San Michele Arcangelo e la cosiddetta “scala santa” che un tempo i pellegrini, in segno di penitenza, risalivano con le ginocchia.

(Mo.Sa.)

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