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Rapporto tra festival e territorio: l’analisi in un libro bianco dell’AFIC

21-03-2022 Tempo di lettura: 2 minuti

Una ricerca di AFIC - Associazione dei Festival Italiani di Cinema realizzata con il sostegno della Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura e grazie al contributo di 72 festival associati è stata presentata lo scorso 18 marzo presso la Casa del Cinema di Roma alla presenza dei direttori di tre festival internazionali (Carlo Chatrian per la Berlinale, Giona Nazzaro per il Festival di Locarno e Karel Och per quello di Karlovy Vary), i registi-produttori Marco e Antonio Manetti e la presidente di Italian Film Commissions, Cristina Priarone, Bruno Zambardino per la DGCA e la Presidente di AFIC, Chiara Valenti Omero.

Il libro bianco si intitola Spazio Festival, quali nuovi territori? ed è stato curato da Joana Fresu de Azevedo insieme ad altri sette partecipanti, disponibile a questo link.

A fotografare il rapporto tra il territorio e le iniziative culturali, intervengono alcuni dati piuttosto significativi quali la percentuale di contributi regionali (80,6%) e quella dei comuni direttamente interessati (60,3%) assegnati nel 2021 ai festival di cinema; i contributi erogati dalle film commission abilitate a intervenire a favore dei festival si fissano oggi al 22,2% e solo il 4,2% viene invece da altre realtà locali. Spicca invece il sostegno del Ministero della Cultura, che premia l’84% delle manifestazioni giudicate di interesse tra quelle che hanno partecipato all’indagine. Al contrario, l’investimento privato a favore del comparto promozionale dell’audiovisivo risulta carente, con una percentuale in media inferiore al 50%, sicché il 62,5% dei festival analizzati si regge ancora in prevalenza sui contributi pubblici, nazionali e locali. Il 66,6% dei festival ha organizzato eventi legati al mondo professionale (industry) e il 90,1% si è impegnato in attività legate alla manifestazione nel corso dell’intero anno.

“C’è sicuramente molto da fare – ha dichiarato Chiara Valenti Omero, presidente AFIC – nel dare il giusto valore alle realtà territoriali senza le quali nessun festival o iniziativa culturale trova pienamente la sua identità e nessun territorio trova questa stessa identità se è privo di un tessuto culturale originale. Tutto questo non può prescindere dal sostegno pubblico che attesta la qualità delle nostre manifestazioni e in questo senso va il lavoro della nostra associazione da oggi in poi”.

 (Mo.Sa)