Il Teatro Zandonai di Rovereto (TN) viene edificato nel 1782 su progetto dell’architetto Filippo Maccari e inaugurato nel 1784 con l’opera buffa “Giannina e Bernardone” di Domenico Cimarosa.
È il primo teatro del Trentino, espressione del fermento culturale della Rovereto aristocratica e borghese del XVIII secolo. Nell’Ottocento viene ampliato fino ad espandersi verso corso Bettini ed assumere l’aspetto attuale. Durante la prima guerra mondiale il teatro subisce ogni sorta di barbarie: diventa stalla, magazzino e caserma. Spogliato degli arredi e delle attrezzature, dello splendore di un tempo rimane solo il ricordo. Nel 1920 viene acquistato dal Comune di Rovereto. Il 30 aprile 1924 il teatro restaurato riapre con “Giulietta e Romeo” di Riccardo Zandonai.
Dopo 12 anni di restauri, il teatro ha riaperto al pubblico per la stagione 2014-2015. Grazie ai documenti storici ritrovati con ricerche d’archivio sono stati recuperati sotto uno strato di intonaco: la facciata del 1871 su corso Bettini, il grande soffitto sopra la platea, i quattro ordini di palchi lignei, le decorazioni dei soffitti del foyer. Nel periodo di recupero sono stati realizzati una nuova torre scenica e moderni impianti tecnici per consentire al teatro di stare al passo con i tempi.
Il teatro Zandonai segue, come modello architettonico, quello del teatro filarmonico veronese. La sala è a ferro di cavallo e sono presenti tre ordini di palchi e un loggione.
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