Le Domus de Janas sono di solito grotticelle artificiali scavate in blocchi rocciosi e adibite a sepolture preistoriche. La Rocca, forse la più grande dell’Isola, è considerata ‘la cattedrale delle domus de Janas’, ricavata in un masso alto 12m, modellato dalla natura e, soprattutto, dall’uomo. Sorge sul ciglio della Valle di Baldana, ai margini dell’altopiano calcareo in cui è incastonato Sedini, borgo dell’Anglona, a pochi chilometri da Castelsardo.
Il monumento, che ha attraversato cinque millenni, dal IV-III millennio a.C. (Neolitico recente) al XX secolo, domina dall’alto l’abitato disposto attorno come in un anfiteatro naturale, tra le colline La Maglina e Lu Padru.
Le trasformazioni nel corso dei secoli, specie nel Medioevo, l’hanno resa parte ‘viva’ del borgo: è stata cava per produrre mattoni, prigione, ricovero per animali, negozio e abitazione privata. Una serie di ambienti di varie epoche ricavati nella roccia viva sono integrati fra loro con solai e muratura e distribuiti su tre livelli ed ospitano attualmente il Museo delle tradizioni etnografiche dell’Anglona.
Una necropoli neolitica costituisce lo ‘strato’ più antico della Rocca (3500-2700 a.C.), legata a insediamenti abitativi che dovevano sorgere nelle vicinanze. L’altopiano è infatti costellato di grotte abitate nella preistoria: Li Conchi, Li Caadaggi e La Pilchina.
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