Noto per le leggende romantiche e per le oziose vacanze della corte vescovile, Castel Toblino rappresenta un raro esempio in Trentino di fortificazione lacustre. Fu probabile castelliere preistorico, quindi romano, su un isolotto del lago, che, causa l’abbassamento delle acque, divenne penisola. Ben presto l’originaria funzione religiosa, venne sostituita da quella militare – strategica. Nel XIII secolo i Signori di Toblino vengono esautorati dai Signori di Campo, dell’omonimo castello giudicariese.
In seguito, il castello fu incamerato dalla Chiesa di Trento (1459) e il cardinale Bernardo Clesio lo fece rifabbricare (1536-37) secondo il gusto proprio delle residenze castellane del Rinascimento. Gli elementi cinquecenteschi predominanti sono dovuti alla successiva trasformazione (porticato e loggiato del cortile, archi a tutto sesto). Dell’impostazione medievale s’individua la muratura a ponente (3 m. di spessore) e la torretta a nord-ovest dell’attuale perimetro. La torre cilindrica, quasi emblema del castello, si sviluppa per un’altezza di 20 metri, tanto da essere considerata un vero mastio, a rafforzamento del recinto che chiudeva la sommità dello scoglio fortificato.
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