Il mio posto è qui, scritto e co-diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, quest’ultima autrice del romanzo omonimo (edito da Sperling & Kupfer) da cui il film è tratto, racconta la storia di un’amicizia sincera, ma anche di emancipazione femminile, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale e alla vigilia del referendum istituzionale che avrebbe deciso – tra monarchia e repubblica – la forma di governo che avrebbe assunto l’Italia negli anni a venire.
Nella Calabria rurale degli anni Quaranta, in un luogo e un tempo dominati da una radicata cultura patriarcale, Marta (Ludovica Martino), ragazza madre promessa in sposa ad un uomo che non ama, e Lorenzo (Marco Leonardi), l’omosessuale locale conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni”, instaurano una profonda amicizia.
Questa ambientazione è stata trovata, in un set ecogreen, a Gerace, borgo storico della Locride che ha mantenuto intatte molte delle sue caratteristiche architettoniche originali, come i muri a secco e i vicoli acciottolati. Per ricreare come in un teatro di posa a cielo aperto un villaggio contadino appartenente ad un’Italia d’altri tempi, nel paese sono state eliminate le poche contaminazioni moderne, è stata inserita la pavimentazione sterrata e sono stati aggiunti oggetti d'epoca. Tra questi, i tavolini di un locale utilizzati per inscenare una sosta domenicale all’aperto, dove è ben visibile il portale gotico della Chiesa di San Francesco.
Tra i vicoli e le campagne in cui si muovono i protagonisti sono presenti anche alcuni scorci di altri borghi della Locride, in particolare: Canolo Vecchio, Agnana Calabra e, lungo la costa, Locri e Siderno.
Per ricostruire la maggior parte degli interni la produzione si è spostate anche in Puglia, a Gioia del Colle, dove sono state utilizzate come location la sagrestia della Chiesa di San Francesco e l’interno della masseria Gigante, situata sulla via provinciale per Acquaviva delle Fonti.
Il mio posto è qui, scritto e co-diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, quest’ultima autrice del romanzo omonimo (edito da Sperling & Kupfer) da cui il film è tratto, racconta la storia di un’amicizia sincera, ma anche di emancipazione femminile, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale e alla vigilia del referendum istituzionale che avrebbe deciso – tra monarchia e repubblica – la forma di governo che avrebbe assunto l’Italia negli anni a venire.
Nella Calabria rurale degli anni Quaranta, in un luogo e un tempo dominati da una radicata cultura patriarcale, Marta (Ludovica Martino), ragazza madre promessa in sposa ad un uomo che non ama, e Lorenzo (Marco Leonardi), l’omosessuale locale conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni”, instaurano una profonda amicizia.
Questa ambientazione è stata trovata, in un set ecogreen, a Gerace, borgo storico della Locride che ha mantenuto intatte molte delle sue caratteristiche architettoniche originali, come i muri a secco e i vicoli acciottolati. Per ricreare come in un teatro di posa a cielo aperto un villaggio contadino appartenente ad un’Italia d’altri tempi, nel paese sono state eliminate le poche contaminazioni moderne, è stata inserita la pavimentazione sterrata e sono stati aggiunti oggetti d'epoca. Tra questi, i tavolini di un locale utilizzati per inscenare una sosta domenicale all’aperto, dove è ben visibile il portale gotico della Chiesa di San Francesco.
Tra i vicoli e le campagne in cui si muovono i protagonisti sono presenti anche alcuni scorci di altri borghi della Locride, in particolare: Canolo Vecchio, Agnana Calabra e, lungo la costa, Locri e Siderno.
Per ricostruire la maggior parte degli interni la produzione si è spostate anche in Puglia, a Gioia del Colle, dove sono state utilizzate come location la sagrestia della Chiesa di San Francesco e l’interno della masseria Gigante, situata sulla via provinciale per Acquaviva delle Fonti.
All’indomani della fine della seconda guerra mondiale, in un piccolo paese calabrese, tra Marta, ragazza madre promessa in sposa ad un uomo che non ama, e Lorenzo, l’omosessuale locale conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni”, nasce una profonda amicizia che porta la giovane a sfidare i pregiudizi della comunità che li circonda e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo come donna.