Ho l’impressione di scordarmi ogni giorno qualcosa
Sin dal titolo Mi fanno male i capelli, il film di Roberta Torre è un’omaggio a Monica Vitti, l’amata attrice italiana scomparsa nel 2022 a causa di una malattia neurodegenerativa.
La malattia degenerativa è quello che accomuna l’attrice con la Monica interpretata da Alba Rohrwacher che ha cominciato a dimenticare e cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi quando sente di perdere parte dei suoi ricordi. Monica Vitti, colei che è riuscita ad essere tutte le donne possibili raccontandole con le loro debolezze e fragilità, è la sua ancora di salvezza e per ridare un senso alla sua vita inizia a prenderne in prestito i ricordi, identificandosi con i personaggi dei film da lei interpretati: si veste come lei, la imita, ricrea le scene dei suoi film. Filippo Timi è Edoardo, che la ama profondamente e lascia che questo gioco diventi la loro nuova realtà.
Ambientazione principale è una villa che affaccia sulla spiaggia di Sperlonga, nel basso Lazio: è qui che Monica si trasforma gradualmente nel suo mito, facendo sempre più fatica a distinguere tra la sua realtà e la finzione delle immagini che guarda continuamente sullo schermo o che immagina attraverso lo specchio.
Sul lungo arenile di sabbia morbida e dorata della cosiddetta spiaggia di Ponente, Monica passeggia nel suo abito blu con strascico che ricorda quello della Vitti in Polvere di stelle, alla ricerca del taxi con cui vorrebbe arrivare all’inaugurazione della casa-museo di Alberto Sordi. Successivamente percorrerà alcune vie del centro cittadino fino a raggiungere il cinema Augusto, dove, attraverso il grande schermo, la protagonista avrà un intenso colloquio con colei che ormai è la sua amica, confidente e alter ego.
Ho l’impressione di scordarmi ogni giorno qualcosa
Sin dal titolo Mi fanno male i capelli, il film di Roberta Torre è un’omaggio a Monica Vitti, l’amata attrice italiana scomparsa nel 2022 a causa di una malattia neurodegenerativa.
La malattia degenerativa è quello che accomuna l’attrice con la Monica interpretata da Alba Rohrwacher che ha cominciato a dimenticare e cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi quando sente di perdere parte dei suoi ricordi. Monica Vitti, colei che è riuscita ad essere tutte le donne possibili raccontandole con le loro debolezze e fragilità, è la sua ancora di salvezza e per ridare un senso alla sua vita inizia a prenderne in prestito i ricordi, identificandosi con i personaggi dei film da lei interpretati: si veste come lei, la imita, ricrea le scene dei suoi film. Filippo Timi è Edoardo, che la ama profondamente e lascia che questo gioco diventi la loro nuova realtà.
Ambientazione principale è una villa che affaccia sulla spiaggia di Sperlonga, nel basso Lazio: è qui che Monica si trasforma gradualmente nel suo mito, facendo sempre più fatica a distinguere tra la sua realtà e la finzione delle immagini che guarda continuamente sullo schermo o che immagina attraverso lo specchio.
Sul lungo arenile di sabbia morbida e dorata della cosiddetta spiaggia di Ponente, Monica passeggia nel suo abito blu con strascico che ricorda quello della Vitti in Polvere di stelle, alla ricerca del taxi con cui vorrebbe arrivare all’inaugurazione della casa-museo di Alberto Sordi. Successivamente percorrerà alcune vie del centro cittadino fino a raggiungere il cinema Augusto, dove, attraverso il grande schermo, la protagonista avrà un intenso colloquio con colei che ormai è la sua amica, confidente e alter ego.
Monica perde la memoria e trova il modo di ridare senso alla sua vita identificandosi con i personaggi dei film interpretati da Monica Vitti. Si veste come lei, la imita, ricrea le scene dei suoi film. Edoardo, che la ama profondamente, lascia che questo gioco diventi la loro nuova realtà.