ePrivacy and GPDR Cookie Consent management by TermsFeed Privacy Generator Manodopera (Interdit aux chiens et aux Italiens) | Le location del film su Italy for Movies
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Manodopera (Interdit aux chiens et aux Italiens)

Genere

Film animazione

Regia

Alain Ughetto

Manodopera (Interdit aux chiens et aux Italiens)

Genere

Film animazione

Regia

Alain Ughetto
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Dove è stato girato 'Manodopera (Interdit aux chiens et aux Italiens)'

Il film è stato girato in gran parte a Beaumont- les-Valence, regione della Drôme, negli studi Foliascope. Le riprese sono avvenute tra gennaio 2020 e luglio 2021, con la tecnica della stop-motion, che prevede l’allestimento di un complesso set cinematografico, con scenografie in scala e utilizzo di oggetti reali.

Seguendo le orme di Luigi e Cesira Ughetto, i nonni del regista, e dei loro compagni - prima contadini in Piemonte poi operai in Francia -  il film racconta la storia di un territorio che si svuotò dei suoi abitanti a partire dalla metà del XIX secolo. Tra il 1876 e il 1985 lasciarono il loro paese più di 27,5 milioni di italiani e fu proprio il Piemonte, in questa prima fase, a fornire il numero maggiore di migranti, di cui il film evoca il viaggio.

In seguito a una visita in Piemonte alla scoperta delle origini della propria famiglia, il regista Alain Ughetto aveva riportato fotografie e una serie di elementi locali - muschio, castagne, carbone, zollette di zucchero, una zucca  – serviti, poi, a dar vita al mondo in miniatura ricostruito nel film, dove i broccoli diventano alberi, il carbone si trasforma in montagne, le zollette di zucchero sono mattoni...

Le rovine del villaggio piemontese di Ughettera (oggi abbandonato) non sono solo ricostruite in stop-motion, ma anche mostrate tramite alcune riprese reali. Altri luoghi ricostruiti sul set prendendo ispirazione dalla realtà: il Monviso, ai cui piedi sorge Ughettera, le colline del paese di Premeno, luogo di nascita di Cesira Caretti, il traforo ferroviario del Sempione, tra Piemonte e Svizzera, che Luigi Ughetto contribuì a costruire, l’alta Val Sangone.

La creazione delle scenografie inizia con materiali più rustici per, poi, divenire più dettagliati nel corso del film, mentre evolve la vicenda della famiglia Ughetto. Ne risulta che le scenografie della prima parte della pellicola sono grezze e riflettono la condizione sociale di Luigi e Cesira, per poi diventare via via più realistiche e raffinate, man mano che migliora la condizione di vita dei protagonisti.

Dove è stato girato 'Manodopera (Interdit aux chiens et aux Italiens)'

Il film è stato girato in gran parte a Beaumont- les-Valence, regione della Drôme, negli studi Foliascope. Le riprese sono avvenute tra gennaio 2020 e luglio 2021, con la tecnica della stop-motion, che prevede l’allestimento di un complesso set cinematografico, con scenografie in scala e utilizzo di oggetti reali.

Seguendo le orme di Luigi e Cesira Ughetto, i nonni del regista, e dei loro compagni - prima contadini in Piemonte poi operai in Francia -  il film racconta la storia di un territorio che si svuotò dei suoi abitanti a partire dalla metà del XIX secolo. Tra il 1876 e il 1985 lasciarono il loro paese più di 27,5 milioni di italiani e fu proprio il Piemonte, in questa prima fase, a fornire il numero maggiore di migranti, di cui il film evoca il viaggio.

In seguito a una visita in Piemonte alla scoperta delle origini della propria famiglia, il regista Alain Ughetto aveva riportato fotografie e una serie di elementi locali - muschio, castagne, carbone, zollette di zucchero, una zucca  – serviti, poi, a dar vita al mondo in miniatura ricostruito nel film, dove i broccoli diventano alberi, il carbone si trasforma in montagne, le zollette di zucchero sono mattoni...

Le rovine del villaggio piemontese di Ughettera (oggi abbandonato) non sono solo ricostruite in stop-motion, ma anche mostrate tramite alcune riprese reali. Altri luoghi ricostruiti sul set prendendo ispirazione dalla realtà: il Monviso, ai cui piedi sorge Ughettera, le colline del paese di Premeno, luogo di nascita di Cesira Caretti, il traforo ferroviario del Sempione, tra Piemonte e Svizzera, che Luigi Ughetto contribuì a costruire, l’alta Val Sangone.

La creazione delle scenografie inizia con materiali più rustici per, poi, divenire più dettagliati nel corso del film, mentre evolve la vicenda della famiglia Ughetto. Ne risulta che le scenografie della prima parte della pellicola sono grezze e riflettono la condizione sociale di Luigi e Cesira, per poi diventare via via più realistiche e raffinate, man mano che migliora la condizione di vita dei protagonisti.

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Scheda tecnica

Genere
Film animazione
Regia
Alain Ughetto
Paese di produzione
Francia, Italia, Svizzera, Belgio Portogallo
Anno
2022
Anno di ambientazione
inizio '900
Produzione

Les Films du Tambour de Soie, Vivement Lundi !, Foliascope, Graffiti Film, Lux Fugit Film, Nadasdy Film, Ocidental Filmes

Premi

Festival Internazionale del Film d'Animazione di Annecy 2022 : Premio della giuria per miglior lungometraggio

Trama

Piemonte, inizi del ‘900. La famiglia Ughetto vive nel paese di Ughettera, un villaggio tra le montagne ai piedi del Monviso. Un giorno Luigi Ughetto attraversa le Alpi per iniziare una nuova vita in Francia, insieme a sua moglie Cesira e ai loro figli, cambiando per sempre il destino della famiglia.

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