Il gioco è ambientato nel quartiere 5 di Padova. Le tre location inizialmente disponibili di MostaScene sono la ferrovia (nello specifico in prossimità del cavalcavia di Via Vicenza); il campo da calcio del rione Palestro del quartiere 5 di Padova; il Giardino d’Inverno. Il primo luogo è occasione per intercettare gli echi della storia Resistenziale del posto, rappresentata in un murale immaginario che chi gioca si trova a scoprire sotto delle edere. Nel secondo ci si imbatte invece in alcuni ragazzi che invitano il/la protagonista a giocare con loro (riferimento all’associazione Quadrato Meticcio Football, sita in Piazza Caduti della Resistenza). Nel terzo si ha infine l’occasione di esplorare luoghi del quartiere tendenzialmente esclusi dalle rotte turistiche della città di Padova. Esaurite le interazioni per ogni luogo, si ottiene una fotografia che racconta il microcosmo appena esplorato. Il gioco si conclude con la possibilità di organizzare una mostra fotografica dedicata al quartiere 5, riorganizzando ed esponendo le varie istantanee ottenute durante la partita. Il gioco è anche una piattaforma aperta all’integrazione di nuovi racconti e nuovi livelli, liberamente implementabili a partire dal prototipo inizialmente fornito.
Il gioco è ambientato nel quartiere 5 di Padova. Le tre location inizialmente disponibili di MostaScene sono la ferrovia (nello specifico in prossimità del cavalcavia di Via Vicenza); il campo da calcio del rione Palestro del quartiere 5 di Padova; il Giardino d’Inverno. Il primo luogo è occasione per intercettare gli echi della storia Resistenziale del posto, rappresentata in un murale immaginario che chi gioca si trova a scoprire sotto delle edere. Nel secondo ci si imbatte invece in alcuni ragazzi che invitano il/la protagonista a giocare con loro (riferimento all’associazione Quadrato Meticcio Football, sita in Piazza Caduti della Resistenza). Nel terzo si ha infine l’occasione di esplorare luoghi del quartiere tendenzialmente esclusi dalle rotte turistiche della città di Padova. Esaurite le interazioni per ogni luogo, si ottiene una fotografia che racconta il microcosmo appena esplorato. Il gioco si conclude con la possibilità di organizzare una mostra fotografica dedicata al quartiere 5, riorganizzando ed esponendo le varie istantanee ottenute durante la partita. Il gioco è anche una piattaforma aperta all’integrazione di nuovi racconti e nuovi livelli, liberamente implementabili a partire dal prototipo inizialmente fornito.
Alessia Di Vittorio, Beatrice Sgaravatto, Francesco Laddomada, Giacomo Garbo, Giovanni Rubino, Miriam Anconelli (team originario)
Nato dal progetto “Urban Histories Reloaded - Creatività videoludica per azioni di cittadinanza”, MostaScene è un videogioco narrativo pensato e strutturato per raccontare il quartiere 5 di Padova (Armistizio-Savonarola) con un focus particolare sul rione Palestro. Grazie a un piccolo espediente narrativo, che vede un/una protagonista inseguire il proprio gatto per il quartiere durante la preparazione di una mostra fotografica, chi gioca è portato a incontrare varie realtà locali e a conoscere le loro storie, il loro presente, e immaginando un futuro possibile. Il gioco si struttura su semplici interazioni: esplorando i vari luoghi, si può interagire con elementi del paesaggio.
Il progetto “Urban Histories Reloaded” è promosso da Impact Srl, spin off dell’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali – Università degli Studi di Padova, con Advance Srl, con IVIPRO e con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”.