Nell'episodio pilota, durante l’esplorazione lungo le vie del centro, il giocatore si imbatte in celebri luoghi di Carrara: piazza Alberica, il Duomo, Via Roma, il Teatro Animosi, il Politeama Giuseppe Verdi. Gli scenari sono stati ricreati digitalmente a partire da foto reali scattate in notturna o all’alba; al progetto hanno preso parte attori reali che interpretano loro stessi in una versione alternativa della propria città.
Nel secondo episodio il giocatore esplora nuove location cittadine. Tra queste figurano: San Ceccardo, Corso Rosselli, Piazza d’Armi, Piazza San Francesco, Via Carriona, Ponte Baroncino, Bonascola, Viale XX Settembre, Parco La Padula, Fantiscritti.
Nell'episodio pilota, durante l’esplorazione lungo le vie del centro, il giocatore si imbatte in celebri luoghi di Carrara: piazza Alberica, il Duomo, Via Roma, il Teatro Animosi, il Politeama Giuseppe Verdi. Gli scenari sono stati ricreati digitalmente a partire da foto reali scattate in notturna o all’alba; al progetto hanno preso parte attori reali che interpretano loro stessi in una versione alternativa della propria città.
Nel secondo episodio il giocatore esplora nuove location cittadine. Tra queste figurano: San Ceccardo, Corso Rosselli, Piazza d’Armi, Piazza San Francesco, Via Carriona, Ponte Baroncino, Bonascola, Viale XX Settembre, Parco La Padula, Fantiscritti.
Game Over Carrara rivisita in chiave horror e apocalittica la nota capitale mondiale del marmo. L’autore del gioco, Elvis Morelli, sceglie la strada dell’avventura grafica tradizionale, pur contaminata da alcuni elementi moderni, vedi quicktime event e meccaniche stealth che richiedono al giocatore di limitare suoni e rumori per evitare di essere scoperto. A ispirare la messa in scena titoli storici quali Myst e Riven; a essere invece omaggiato è il tipico immaginario zombie. Il titolo adotta una struttura a episodi.
Di particolare interesse il modello produttivo: gli episodi sono distribuiti gratuitamente ma per consentirne la realizzazione sono stati coinvolti commercianti locali, che hanno sostenuto l’opera inserendo riferimenti alla propria attività all’interno dell’avventura.